Dopo una prima fase di assestamento in cui i risultati sono piuttosto deludenti, la gestione Gattuso sta ora incontrando un momento decisamente più favorevole: il Milan è tornato ad avere una certa continuità, e nonostante gli obiettivi di inizio anno sembrerebbero essersi ridimensionati, la squadra è a caccia di una propria identità. 

A parlare dei cambiamenti è stato Giacomo Bonaventura, trasformato nella testa e nel ruolo da mister Gattuso, che lo stesso giocatore ha pubblicamente elogiato in un'intervista al CdS. Non risparmiando, probabilmente, qualche frecciata nei confronti della precedente gestione. 


GATTUSO NON HA NULLA DA INVIDIARE A NESSUNO - "Uno, magari, vorrebbe Guardiola o un top come allenatore... Ma Gattuso non ha nulla da invidiare a nessuno come metodo di lavoro. Comunque cambiare ancora guida tecnica, rappresenterebbe un passo difficile per noi giocatori. Gattuso conosce benissimo l’ambiente e meriterebbe di poter disporre di qualche fuoriclasse in più". 

COSA HA DATO GATTUSO AL MILAN - "Un modo di lavorare diverso dove ci sono grande intensità, pochissime pause, il livello degli allenamenti si è alzato molto". 

LA MOSSA PIU' IMPORTANTE - "L’intuizione più importante è stata quella di riproporre la difesa a 4. Finalmente abbiamo un modulo ben preciso e lo stiamo portando avanti. Adesso non c’è più confusione, la situazione è chiara per tutti. Quando si cambiano modulo e tanti allenatori non è un bene per noi calciatori".

IL NUOVO RUOLO DA MEZZ'ALA - "Il ruolo di mezz’ala mi va a genio anche perchè adesso le idee tattiche sono ben precise, non c’è più confusione, non ci sono più problemi. Gattuso esorta noi centrocampisti a cercare il gol. Quindi verticalizziamo molto, andiamo alla ricerca di reti importanti considerato anche il momento non felicissimo degli attaccanti".

MONTELLA - “Quando si perdono giocatori importanti, la classi­fica ne risente. Con Montella all’inizio di questa stagione avrei dovuto lavorare più duramente e diversamente per ritrovare la forma migliore dopo l’infortunio della stagione scorsa. Invece dopo poche settimane di lavoro è iniziata l’Europa League, dove sono stato subito utilizzato a tempo pieno. Questo impegno non mi ha permesso di affrontare il campionato al cento per cento".