Il presunto labiale di De Rossi continua a far discutere, sebbene con una cassa di risonanza sicuramente inferiore a quella che ha avuta l'episodio del "frocio, finocchio" di Sarri e Mancini. Sull'argomento è intervenuto anche Zibigniew Boniek, oggi alla guida della federcalcio polacca
"Quando sei arrabbiatissimo in campo si dicono tante cose, una frase ti può scappare, ma non è razzismo. Ai miei tempi qualche volta mi dicevano lavavetri. Una volta c'erano meno telecamere, ma soprattutto la gente in campo era diversa. Se c'era qualcosa da chiarire lo si faceva nel tunnel degli spogliatoi a fine partita, e tutto si chiudeva lì. Oggi è diverso, ci sono i giornalisti. Quando vuoi offendere qualcuno cerchi il suo punto debole, ma sbollita la rabbia della partita è tutto finito. Ora andare là a cercare e a verificare un labiale di de Rossi, non è razzismo. E Mandzukic in campo è stato un rompiscatole, ha alzato il gomito e secondo me l'ha fatto apposta".