Trasferta dai punti in palio importanti quella a Verona per il Sassuolo di De Zerbi: il tecnico degli emiliani ha parlato alla vigilia nella consueta conferenza stampa. "Non mi aspettavo questa classifica, l'importanza della gara non sposta la visione dell'allenatore”, spiega De Zerbi. "Per l'allenatore sono importanti tutte le gare, dalla prima in Coppa Italia con lo Spezia, a quella con l'Inter che è stata fatta. La classifica chiaramente dà fastidio a tutti".

Il numero dei gol subiti, 16, rappresenta il problema principale: ”Fai fatica a intervenire. Io e il mio staff sulle cose sulle quali si può migliorare, si lavora, poi lo si fa vedere alla squadra, poi fai fatica. La fase difensiva è subordinata alla scelta dell'avversario, quando la palla ce l'hanno gli altri sono loro a decidere. Tu devi partire dal sacrificio e dalla voglia di non prendere gol. Poi puoi prenderlo in contropiede, a difesa schierata ma la volontà e la voglia di non prenderlo fanno parte delle basi. Qualche volta lo abbiamo fatto e qualche volta un po' meno".

Sull’atteggiamento tattico del Verona: ”Hanno 9 punti non a caso e li rispettiamo. Ognuno sceglie come interpretare questo gioco".

Le panchine di Locatelli: ”Il percorso di crescita lo ha lui, quando lo meriterà tornerà a giocare. Può anche essere domani, come no. Sta a lui mettermi in difficoltà per giocare. Abbiamo tanti calciatori fuori, ne giocano altri ma questa squadra è forte".

De Zerbi commenta il rinnovo di Berardi: ”Con me è stato sempre uno dei più positivi, dentro e fuori dal campo. E' cresciuto tanto. Dalla partita col Napoli dell'andata dello scorso anno a oggi. E' cresciuto tanto, come spessore di calciatore all'interno di un gruppo e di una partita".

Sassuolo, emergenza infortunati in difesa

Il punto sugli infortunati: "Tripaldelli ancora non ha recuperato dalla partita di domenica, non ce l'abbiamo dall'inizio. Ha giocato tre partite in una, per l'attesa, per l'esordio. Ferrari starà fermo tanto così come Chiriches e Rogerio, dietro siamo quelli di domenica con Tripaldelli in meno, Muldur è uscito un po' malconcio, ha avuto un affaticamento, si è allenato ieri e l'altro ieri".

Tre gol all'Inter non sono valsi un punto: "Fa male vedere i due gol presi, che erano evitabili. Se ti mettono la palla all'incrocio erano evitabili, quantomeno il primo era evitabile e abbiamo iniziato la partita sotto di 1-0 e contro l'Inter non è semplicissimo".

Per gli emiliani il rischio è di un blocco mentale: "Tutto passa dall'aspetto mentale. L'aspetto mentale deve essere al primo posto, sempre. Qualcuno poi in squadra è giovane, poi vieni da qualche vittoria netta e ti sembra tutto facile ma nel calcio non c'è nulla di facile, a volte pensi di risolvere il problema domani e mai oggi e poi ti trovi a rincorrere in classifica. La classifica non mi interessa particolarmente, ma dobbiamo avere costanza di prestazione, di essere la squadra degli ultimi 20-25 minuti con l'Inter. Poi se siamo quelli i risultati arrivano e alla fine esce l'altissima qualità di questa squadra, con tutti i problemi che abbiamo ovvero infortuni, giocatori arrivati tardi ma oggi non sono quelli i problemi principali".

Sulla costante dei gol presi a freddo: "Difficile fare una diagnosi esatta. Domenica abbiamo preso gol dopo 50 secondi e c'è stato un corner, non sono stati effettivi. Può essere un aspetto mentale, di attenzione, anche nel riscaldamento perché magari non viene fatto nel migliore dei modi. L'aspetto mentale riesce a pareggiare e a limare dei difetti, sono convinto di questo".

Un bilancio sul momento e sulla classifica: "Penso che questa squadra sia composta da persone intelligenti e da professionisti. La squadra, nei momenti di difficoltà, ha sempre risposto presente e ci ha sempre messo la faccia. Non ho dubbi sulle persone. Questo momento non è tragico ma dà fastidio prendere gol stupidi e iniziare le partite sotto. Prendiamo tanti gol ma ne facciamo anche tanti, non tutto è da buttare. La classifica non è bellissima ma abbiamo incontrato Torino, Roma, Inter e Atalanta, tante squadre forti, poi ci sono tanti infortuni. Bisogna lavorare sull'aspetto mentale, siamo il Sassuolo non il Real Madrid e non possiamo essere meno rognosi dell'avversario e poi bisogna limare gli aspetti tattici".

"Difesa a tre o a quattro? Non escludo nulla"

Sulla possibilità di rivedere il 4-2-3-1 come in occasione del forcing contro l'Inter: "Potrebbe essere dall'inizio, così come potrebbe esserlo la difesa a 3, rispettando le caratteristiche dei calciatori. Domani quella sistemazione è dovuta al fatto che De Vrij e Brozovic facevano il due contro uno con l'attaccante centrale e Djuricic dietro a Caputo era per pareggiare quella superiorità. Le scelte non sempre partono da un'idea propria, partono da un'idea mia, da una strategia di gara, a volte ci becchi e a volte no".

Le condizioni di Romagna: "Sta bene, arriverà il suo momento. Non so quando. Nella settimana della sosta ha avuto un problema al ginocchio, ora sta bene".