Una sconfitta con polemiche per Walter Zenga: un rigore reclamato per un braccio largo di Milinkovic, alla fine la Lazio vince 2-1 in rimonta. Queste le dichiarazioni ai microfoni di "Dazn" da parte dell'allenatore del Cagliari.

Lazio-Cagliari, le parole di Zenga

"Abbiamo fatto una buona partita, poi nel momento cruciale abbiamo avuto anche la chance di stare in partita grazie a Cragno. Ma c'è un rigore netto per il braccio di Milinkovic: siamo abbastanza stanchi. Con le regole di adesso è rigore, non è corretto che non vengano date le cose che meriti. Chi ha inventato questa regola ama il calcio balilla, il braccio è largo e non capisco come non si sia andato a vederlo al Var. Perché al Cagliari no e agli altri sì? Questi episodi pesano e alla fine del campionato contano".

"Nel poco tempo avuto a disposizione abbiamo provato a dare stabilità alla squadra, con 12 gare senza vittorie e 3 mesi di lockdown. Giocare una volta ogni 3 giorni porta degli scompensi, non si può lavorare sui dettagli né recuperare. Mi piacerebbe dare una continuità e allenare per giocare una volta a settimana. I ragazzi riescono sempre a stare in partita, lavoriamo e continuiamo ad avere la dignità di tornare a casa a testa alta perché diamo sempre tutto".

"Cragno? Quando allenavo il Crotone lo vidi dal vivo e avevo detto che lui e Meret come giovani, tolto Donnarumma, erano i migliori".

Zenga (Getty)
Zenga (Getty)