Sta per cominciare una nuova vita per Beppe Signori. L'ex attaccante di Lazio e Bologna, intervistato dai canali ufficiali dei felsinei, dopo l'assoluzione per la vicenda Calcioscommesse è tornato a parlare del suo sogno più grande, ovvero quello di diventare allenatore. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sul caso Calcioscommesse

"Più che di rivincita, sto vivendo un periodo di rinascita. E' stata una rinascita come quando venivo dalla Sampdoria per giocare nel Bologna. Dopo 10 anni sto rinascendo come persona normale, è stato sicuramente una situazione difficile. Ringrazio tutte quelle persone che hanno creduto in me e non hanno mai dubitato. Io 10 anni fa avevo detto ai miei figli che dovevano essere fieri di Beppe papà, non di Beppe Signori calciatore, e questa è stata una grande vittoria".

Sul futuro

"Per 10 anni ho dovuto lasciare nel cassetto il patentino da allenatore. Ora spero di poter ricominciare al più presto, anche se quando sei fuori da tanto tempo poi è difficile rientrare. Forse però ora la spinta per rientrare è ancora più forte. Inizia una vita nuova, il mio spirito è sempre stato combattente e ora spero di ripartire perché mi manca l'odore dell'erba".

Signori (Getty)
Signori (Getty)