Ha parlato a TMW Radio l'ex portiere della Sampdoria e della Spal Emiliano Viviano sulla ripartenza della Serie A: "Mi aspettavo anche peggio, al netto che si giochi senza tifosi ed è surreale. Ho visto chi ha perso poca filosofia, come l'Atalanta che sembra non si sia mai fermata. Bello rivedere il calcio, ci restituisce un po' di normalità, sperando di andare in quella direzione o salta il giocattolino".

Sull'ex compagno Balotelli: "Mario spesso viene demonizzato per alcuni comportamenti o atteggiamenti che può avere. Col Brescia non si sono capiti: se prendi Balotelli, col rispetto per gli altri, devi costruirgli la squadra intorno perché è su un livello diverso. Mario è un bravo ragazzo, più di quanto la gente pensi. Ha sbagliato in carriera ma va saputo prendere, secondo me ancora può dare. Io ti dico che, finito il lockdown, è stato messo da parte dalla società: se pensano di fare senza di lui, basta dirlo".

Tonali grande talento: "L'ho visto sbocciare, si facevano paragoni con Pirlo ma secondo me non c'entra niente. Mi impressiona tantissimo la sua qualità fisica, la capacità di fare 30-40 metri di potenza palla al piede: questo lo rende un centrocampista più totale, anche se Pirlo per me è il giocatore italiano più forte degli ultimi trent'anni. Se non si rovina, Tonali sarà in Nazionale per quindici anni".

Sulla Juventus e Sarri: "Se si prende Sarri dopo quattro anni di Allegri che ritengo ottimo e un po' sottovalutato allenatore, ma che fa un gioco differente, e si giudica subito dopo due finali perse è un errore alla base. La Juve ha scelto Sarri perché vuole dare un'impronta calcistica alla filosofia Juventus e ci vuole tempo, io credo che i dirigenti l'avessero preso in considerazione. Sono contentissimo che la Coppa Italia l'abbia vinta il Napoli di Gattuso, una delle migliori persone del calcio, ma senza pandemia, lo dico sinceramente, avrebbe vinto la Juventus". 

Colpa anche dei calciatori: "Il suo credo nella carriera è stato difesa alta e squadra corta, con gli attaccanti che pressano. Oggi diventa difficile far fare quel lavoro a Higuain, Ronaldo o Dybala, di conseguenza la squadra si abbassa e viene meno la filosofia del Sarri allenatore da vent'anni. Fa tutto parte di un processo in cui anche lui fa lavoro di lima. Ricordo che il Napoli di Sarri non si abbassava mai".

Donnarumma contro Meret: "Meret è fortissimo, ma se Donnarumma riesce a raggiungere il massimo lo ricorderemo come uno dei portieri più forti nella storia del nostro calcio. Un Buffon".

Corsa Scudetto: "L'Inter deve mantenere una bella continuità perché non credo che Juventus e Lazio perderanno tanti punti. Ma se lo deve porre come obiettivo: sono sei punti, non una distanza abissale".