Il simbolo di una città e di una squadra. Francesco Totti ripercorre la sua carriera e parla del suo futuro in una lunga intervista rilasciata a Maurizio Costanzo. Tre le opzioni per il futuro come dichiarato dallo stesso numero dieci: "Tre possibilità. O sui campi, quelli attuali, o non dietro la scrivania, non mi ci vedo, ma dirigente della Roma, anche se non so cosa fare, o lasciare il calcio e fare un'altra cosa. Qualcosa ho in mente, in questi ultimi mesi sto riflettendo su quello che ho intenzione di fare. Ho preso quasi una decisione, ma aspetto maggio-giugno. Non la dico. Al massimo posso fare il procuratore, ci capisco di calcio, poco, ma ci capisco. Sicuramente non farò mai l'allenatore. Non mi piace stare uno contro trenta. I giocatori sono una massa di paraculi. Quando si schierano tutti insieme...".
IL RAPPORTO CON SPALLETTI - "Spalletti dice che se non rinnovo va via?Così ha sempre detto, non so il motivo. Una domanda ce l'ho, se non gioco che firmo a fare? Ma è per scherzare. Lui è un allenatore fortissimo, spero che la Roma lo possa tenere, è l'allenatore del futuro, può far vincere la Roma. Serve a questa città, conosce bene l'ambiente. Io ormai sto a fine carriera, deve pensare al futuro. L'ingresso per 5 minuti? Si vede che servivo per 5 minuti. Una stronzata? Per 5 minuti un giocatore non può risolverti la partita, ma non è per Spalletti".
LA VITA CON ILARY - "Con lei ho faticato un po', inizialmente era fidanzata. Viveva tra Roma e Milano, non avevo la possibilità di conoscerla a 360°. Però mi ha colpito subito, da parte mia fu un colpo di fulmine, da parte sua non penso. Però posso dire che in questo momento, oltre ai miei figli, è la persona più importante. Mi dà stabilità, serenità. Primo appuntamento in Ferrari? Questo fatto non è vero. È successo che il giorno prima mi si ruppe la macchina, giuro. La portai dal meccanico. Avevo una Smart. Il pomeriggio la prese mia madre per andare fuori. E mi era rimasta solo la Ferrari. Le mandai un messaggio, scrivendole che c'era un piccolo problema. Lei mi chiese se non volevo più vederla, io risposi che avevo solo la Ferrari e le chiesi se fosse un problema. Lei mi disse di stare tranquillo. O andavo a piedi. Nessuno sapeva dei nostri incontri. Andammo al cinema, la baciai".
I CAMPIONI DEL PASSATO - "Chi mi piace di più? Maradona è il calcio. Hanno inventato il pallone con scritto Maradona. Poi, Messi e Ronaldo sono due extraterrestri. Sono giocatori dieci gradini sopra a tutti. Baggio ha fatto la storia del calcio italiano. Grande persona sia in campo che fuori. Alex ha fatto la storia della Juventus, ha vinto tutto. Abbiamo condiviso un mondiale, è un amico. Con Cassano ho avuto la fortuna di giocare insieme, matto di testa, ma con i piedi è il giocatore con cui mi sono trovato meglio. Ora è senza squadra, è libero. È un peccato, per me ha fatto il 50% di quello che poteva. Se fosse rimasto a Roma avrebbe fatto quasi la mia stessa carriera. Ha preferito ascoltare altre voci".