di Lucio Napolitano



Potrebbe cambiare presto forma il Genoa di Prandelli, orfano da ieri del suo cannoniere e uomo simbolo. Il attesa di conoscere i nuovi rinforzi (Sanabria e Sturaro presi, Pjaca vicino, ma non solo), il Grifone difatti potrebbe essere presto rimodellato dal suo tecnico, che dal 3-5-2 ereditato dalla gestione tecnica precedente, è passato contro il Milan al 4-4-2, con Bessa largo a sinistra e Lazovic dall'altra parte

Un modulo che ha rivitalizzato, anche in chiave fantacalcistica, Criscito, tornato a giocare più alto, ma che potrebbe cambiare condizioni al contorno anche per altri interpreti. Non Hiljemark, purtroppo, che ha chiuso anzitempo la sua stagione.

Occhio anche agli altri interpreti tradizionali della squadra base: nel 3-5-2 Romulo e Lazovic erano quasi certi del posto, mentre passando a 4 dietro, e con tre uomini offensivi dietro la punta, diventerebbero dei subalterni. A fare la differenza potrebbe essere anche Pjaca, se dovesse accettare la Liguria: il 10 croato, difatti, potrebbe agire dietro la punta (un po' come lunedi ha fatto Pandev) o su una delle corsie. 

Anche Kouamé rischia di cambiare ruolo: contro il Milan di fatto ha svolto il ruolo di prima punta di movimento, ma vista la facilità di corsa, e il senso del sacrificio, Prandelli potrebbe utilizzarlo a tutta fascia sulla destra. 

Terzino destro, quindi, confermato Biraschi (con Pereira alternativa più offensiva); Romero e Zukanovic i centrali; a sinistra terzino sinistro fisso Criscito. Gunter è recuperato, e proverà a trovare spazio; Spolli è andato al Crotone; Pezzella è appena arrivato. Occhio, quindi, alla possibilità che quest'ultimo vada a insidiare Criscito: in tal caso il capitano si potrebbe anche spostare al centro, al fianco di Romero. E' partito Lisandro Lopez: ha risolto il contratto ed è tornato in Argentina, al Boca Juniors.


In mezzo, KO Hiljemark, e in calo Sandro, la coppa attuale è composta da Veloso e Rolon, ma il ritorno di Sturaro (che però tornerà in condizione solo a marzo) apre le porte della titolarità all'ex Juventus, che agirebbe al fianco del regista portoghese. José Machin, Adrien Silva e Lukas Lerager sono tutte alternative di mercato, per ora però non approfondite. Già preso, invece, il giovane Andras Schafer, che però non sembra poter essere un'alternativa credibile, almeno a breve termine. Sfumati definitivamente, infine, Mauri e Bertolacci (che arriverà solo a giugno). Mazzitelli ha ripreso al meglio da poco, ma resta sul mercato.

In attacco, alternative a raffica: Pjaca, Bessa o Pandev centralmente, con Lazovic e lo stesso Pjaca che potrebbero agire larghi a sinistra, con Kouame, Romulo e anche lo stesso Lazovic potenziali titolari della corsia offensiva destra. Ovviamente, diamo preferenza, almeno sulla carta, alla coppia che prevede a sinistra l'ala a piede invertito (cosa che sinora ha fatto, ad esempio, Lazovic, agendo appunto preferibilmente a sinistra).

In attacco, Favilli e Sanabria i due candidati più convincenti al ruolo di centravanti: anche Lapadula, se alla fine dovesse restare, potrebbe giocare in quella posizione, pur partendo molto indietro nelle gerarchie.