L'aria, alla Samp, è cambiata. L'arrivo di Giampaolo, apprezzato per la sua ultima stagione all'Empoli, ha portato stimoli e schemi in un ambiente negli ultimi anni ombra di se stesso. Dalle ceneri dell'indifferenza è pronto a risorgere Muriel, in gol anche alla prima giornata. Propositi e obiettivi, il colombiano, li ha raccontati alla GdS. Questo un estratto delle sue dichiarazioni.
SONO PIU' PRONTO - "Ora mi sento più pronto mentalmente, sono convinto che stavolta quando arriveranno le difficoltà non perderò convinzione e sicurezza. Stavolta sarà diverso. Sono cresciuto molto, come persona, mi sento più maturo. Il tipo di lavoro che facciamo quest’anno e il modo in cui lo affronto, è diverso. È questo che mi regala la sicurezza"
SONO STANCO DI... - "Sono state botte dure. La verità è che è tutta colpa mia. Pekerman mi ha chiamato, mi ha detto: ti volevo portare, ma tu stesso sai che non è il momento migliore per te. Questo mi ha fatto pensare tanto e non voglio che accada mai più. Sono stanco di sentirmi dire: "sei forte, ma…" ora voglio cancellare tutto e far parlare di me in un modo diverso".
GIAMPAOLO - "Mi ha fatto sentire la sua fiducia, so che se sbaglio una giocata non succede nulla e avrò l’opportunità per riprovarci. Con altri allenatori entravo in campo con la fissa: devo far bene se no non gioco più. E perdevo sicurezza. Ora mi vengono naturali anche cose che in passato mi sarebbero pesate tanto. Grazie a Giampaolo qui si respira un’aria diversa, ci sentiamo più squadra. Faccio l’esempio di Quagliarella, sempre pronto a rinunciare ad un tiro per regalarmi un assist se sono in posizione migliore".