Claudio Ranieri, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Torino di Paolo Vanoli, in calendario domenica alle ore 20:45.
Roma, la conferenza di Ranieri
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
"Sono concentrato sulla partita, poi magari nelle giornate seguenti penserò a tutto quello che mi è successo in questi giorni. Prima di tutto volevo ringraziare i tifosi della Roma, io non mi aspettavo una cosa del genere l'altra sera. Non mi aspettavo una scenografia così meravigliosa e li voglio ringraziare di vero cuore. Ci avviciniamo, come ho sempre detto, fino all'ultimo secondo dell'ultima partita. Siamo entrati in Europa, non sappiamo in quale Europa, ma dobbiamo uscire dal campo consapevoli che abbiamo dato il massimo. Poi ci sono degli episodi che ti condannano o ti fanno sorridere e io sono soddisfatto, per cui dobbiamo dare tutto noi stessi. Credo che questo sia degli ultimi campionati una cosa veramente bella, perché c'è chi lotta per vincere il campionato, chi lotta per retrocedere, chi lotta per entrare in Europa e credo che questo sia stato un campionato molto interessante per tutti i tifosi italiani".
Sulla stagione
"Non c'è mai nessuno che vince sempre. Qualche volta devi conoscere anche l'amaro così sai apprezzare anche il dolce. L'altra domanda era cosa penserò domani. Il primo pensiero era le 23, fammici arrivare alle 23. E poi forse lo dirò, ma io non sono bravo nell'esternare a parole le mie emozioni, quello che sento dentro. L'ho vissuto l'anno scorso a Cagliari, ero sicuro, lo ripeto ancora una volta, che sarebbe finito tutto. Ero contento, ero rilassato, ho passato un'estate bella, serena, con i miei amici soliti. E penserò questo, a stare bene con i miei amici".
Su Dovbyk, Dybala e Pellegrini
"Credo che partiranno tutti, ancora non glielo ho chiesto, ma credo di sì. Dovbyk ha fatto allenamento sotto il controllo di dottori, fisioterapisti e preparatori. Credo che domani, se tutto andrà bene, me lo daranno disponibile per fare l'ultimo allenamento. L'allenamento è stato bello, concentrato come sempre, con grossa determinazione da parte dei ragazzi. Questo mi rende sereno, perché io so che andremo ad affrontare una grande squadra che vuole far bene, vuole chiudere bene il suo campionato, gioca in casa. Il Torino ha grandi giocatori, un grandissimo allenatore, giovane, ma molto valido e vorrà far bene. Noi ce la dovremo sudare come ce la dovranno sudare tutti che vogliono conquistare quello che ha in ballo".
Sul nuovo allenatore
"Come lo accoglierà la piazza? Io non penso a come lo accoglierà, io penso che quando andrà via i tifosi saranno dispiaciuti, questo è quello che io vorrei".
Sull'eventuale qualificazione in Champions League
"Solo domande inerenti alla partita. C'era un saggio grandissimo allenatore che diceva non dire gatto se non l'hai nel sacco. Noi abbiamo un gatto a nove code che scappa via da tutte le parti. Prima chiudiamo il sacco e poi vediamo".
E ha continuato: "I giocatori mi dicono con il loro atteggiamento, ho sempre pensato di mettere la squadra che mi potesse far vincere. E poi ho sempre detto a loro, si gioca in sedici, ho la possibilità di fare cinque cambi, state sempre tutti a disposizione. Per cui certamente il cambio di Dybala è costato parecchio, perché Dybala ci dava non solo quel punto di riferimento là davanti, ma quel giocatore che ci sapeva tenere palla e nelle situazioni difficili, vedevate che i ragazzi subito palla lui e lui ci tirava fuori dai guai. Senza di lui abbiamo un attimino sofferto, per cui ho cercato di correre ai ripari con scelte da parte mia, credo, da parte mia logiche. Naturalmente possono essere sembrate particolari, strane, perché così, perché così, perché non ho giocato sempre 3-4-3, abbiamo vinto a Milano, perché non ripetere. A me piace studiare l'avversario, mi piace cercare di metterlo in difficoltà, gli altri fanno sicuramente lo stesso con noi. Gioco forza devo cercare di tenere tutti sul chi vive e cercare di vincere la partita".
Sulla stagione
"Sono molto soddisfatto di quello che sono riuscito a fare nell'arco di questi 5-6-7 mesi. C'è ancora tanto da lavorare, c'è tanto da lavorare insieme, però la strada che è stata tracciata mi piace, mi ha dato soddisfazione".