Miralem Pjanic a 360°. Il centrocampista bosniaco è stato il protagonista oggi dell'evento Randstad all'Allianz Stadium, durante il quale ha parlato di tanti temi legati alla sua carriera tra passato, presente e futuro. Ecco un estratto delle sue parole:

IL TECNICO - "Come si fa a trasformare 11 giocatori in una squadra? Beh, è una domanda da fare ad Allegri che lo sa fare molto bene...Gestire 24 persone non è semplice e io gli ho sempre fatto i complimenti per questo, è stato eccezionale e ci è sempre riuscito molto bene".

SU RONALDO - "Nel calcio ci sono tanti esempi di calciatori che hanno fatto grandi carriere pur non avendo piedi straordinari. E questo perché è la testa che ti fa progredire, nella vita e nel lavoro. Nel calcio ci sono tante pressioni e se non sei forte mentalmente fai fatica. Per esempio Cristiano Ronaldo è molto forte in questo aspetto: ha un livello di concentrazione fuori dal comune, quando le cose vanno bene ma anche quando vanno male. Di testa è fortissimo ed è sicuro di se, per questo va sempre avanti".

LE DOTI - "Non sono il più veloce in campo o quello che fa i doppi passi. Io questo l'ho capito e faccio ciò che è nelle mie corde. Ovvero le giocate di prima, il gioco semplice e veloce. Ho capito i miei punti forti e ci ho lavorato. A me piacciono i giocatori che riflettono, a volte basta uno sguardo per capire i compagni. E alla Juve ce ne sono tanti così".