Giovanni Carnevali, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Sassuolo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TMW. 

Sassuolo, intervista a Carnevali

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

Su Lauriente

"Avevamo un'esigenza data dal fatto di avere fuori Traore per infortunio, c'era la necessità di coprire un certo tipo di ruolo. Col nostro scouting, con a capo Davide Cangini, e il nostro responsabile dell'area tecnica Giovanni Rossi, abbiamo identificato in Lauriente un giocatore di qualità e prospettiva, che rispecchia la politica del Sassuolo negli ultimi anni. E' stata una trattativa portata avanti col presidente del Lorient, molto complicata e lunga, ma il nostro intento era quello di arrivare al giocatore cercando di ottenere le condizioni migliori, con grande soddisfazione da tutte le parti e soprattutto del giocatore. Siamo contenti di questa operazione, perché sappiamo che è un giocatore che ci darà grandi soddisfazioni (operazione complessiva da 12 milioni, ndr)".

Sull'interessamento della Roma e della Juventus per Frattesi

"Ad oggi il periodo del mercato fortunatamente non si è ancora aperto. A gennaio si è concluso un periodo complicato per noi, perché ogni volta che il mercato è aperto il Sassuolo va sempre un po' in difficoltà. Questo perché - anche per fortuna - abbiamo sempre dei giocatori che sono richiesti da club importanti e magari anche da parte del giocatore in questione ci può essere un po' più di confusione e questo ci può penalizzare. Sappiamo che Frattesi può avere delle richieste importanti, così come è avvenuto in estate. E' vero che la Roma si è avvicinata molto al ragazzo, noi tra l'altro con la società giallorossa abbiamo un ottimo rapporto visto anche le operazioni che abbiamo fatto a suo tempo come Marchizza, Pellegrini e Politano. Per le caratteristiche che ha, Frattesi credo sia un giocatore che può ambire anche ad un campionato estero di primissimo livello. Non ho dubbi che questa estate ci saranno delle trattative di valore sul ragazzo".

Su Frattesi all'estero

"C'è stato qualcosa, ma sul nascere abbiamo bloccato qualsiasi trattativa per Frattesi, perché l'obiettivo di cessione per noi era diventato Traore. Questo per il semplice fatto che avevamo già in casa il suo sostituto, ovvero Lauriente".

Su Berardi

"E' il nostro campione, il più importante di tutti. E per il quale, prima di pensare di cederlo, non dormo per un mese... E' normale che soprattutto dal momento in cui l'Italia ha vinto l'Europeo, si siano scatenate le richieste per lui da più società. Poi il nostro e il suo desiderio di poter dare continuità fa parte di un progetto e di un percorso di questo Sassuolo che è da 10 anni consecutivi in Serie A e che ha una riconoscibilità che di anno in anno migliora sempre di più. Berardi è uno degli artefici di questo. Se c'era anche il Milan su Berardi a suo tempo? Non più di tanto. Vedete, la difficoltà è più che altro nel dire "c'era o non c'era". Quando si parla, ci sono sempre delle opportunità, poi però quando bisogna sedersi ad un tavolo con offerte economiche e contro-offerte e non si trova magari un accordo, allora lì capisci se c'è un interesse vero. Non siamo mai arrivati al punto di sederci a parlarne col Milan, poi magari sapevo che da parte di alcuni dirigenti c'era qualche interesse e da altri meno, ma non c'è mai stato niente di speciale. Saremo entrambi a decidere per il bene di tutti, mi farebbe piacere se continuasse con noi, ma dal momento in cui ci dovesse essere un grande club, credo sia giusto fare delle considerazioni e non chiudere la porta perché anche dal punto di vista umano è un giocatore a cui dobbiamo tanto".

Su Maxime Lopez e Bajrami

"Maxime Lopez quest'anno non è stato costante, ha dovuto ritrovarsi perché ha qualità ma oggi a certi livelli se non fai le cose nel modo giusto puoi trovare difficoltà, e lui le ha trovate. Adesso sta ritrovando la strada giusta, non si discutono le sue qualità, ma deve metterci del suo per cercare di fare il salto di qualità. Bajrami è arrivato da poco, l'abbiamo preso a titolo definitivo perché crediamo nel giocatore. Ha già risolto delle partite, per cui che dire... bisogna essere assolutamente soddisfatti".