Qualcosa, per Simone Zaza, sembra essersi rotto. Di certo non il rasoio, che gli è servito per buttar giù quella barba che oggi fa tanto alla moda e che il centravanti del Sassuolo, dopo aver promesso di non tagliare in attesa del gol, ha provato invece a far funzionare con logica inversa. Niente da fare: con o senza barba, il buon Simone sembra aver smarrito la via del gol, che dalle sue parti, e da quelle di chi sul suo talento ha scommesso, manca dal primo febbraio, quando il Sassuolo, in casa, vendicò gli 0-7 interisti con una prestazione d'orgoglio.
Da quel momento il nulla: Zaza si è spento, anche se il calendario, bisogna pur riconoscerlo, non lo ha troppo aiutato. Strano però, anche perchè Simone, nel girone di andata e nella prima parte di quello di ritorno, aveva punito soprattutto le grandi: Juve, Roma, al quale fece addirittura una doppietta, Inter e Milan. Ora il calendario per il Sassuolo è in discreta discesa, ma il blocco di Zaza sembra più psicologico che tecnico: dalla 23esima alla 28esima giornata, il centravanti neroverde non è mai andato oltre il 6, spesse volte raccogliendo anche diverse insufficienze. Ora 4 partite per il riscatto, tra Chievo, Atalanta, Torino e Verona. Riuscirà Zaza a sbloccarsi?