In classifica un solo punto divide Milan e Inter, che condividono lo stesso, amaro destino, ovvero una stagione complicata. Sarebbe stata un'utopia anni fa immaginare le milanesi piazzate alla 28esima di campionato ad ottavo e nono posto, lontane dall'Europa e a quasi trenta punti di distanza dalla vetta. Eppure è così.

 

Sponda nerazzurra, nonostante l'esonero di Walter Mazzarri dello scorso novembre, Roberto Mancini continua a faticare e la sconfitta contro la Sampdoria dimostra che la squadra è ben lontana dall'aver risolto i suoi problemi. In casa rossonera, invece, Filippo Inzaghi prende fiato aiutato dai francesi Menez e Mexes, ed in casa batte un Cagliari sicuramente non irresistibile e ritrova la vittoria dopo un mese di astinenza. 

 

Tre tecnici dalle storie differenti: uomo di esperienza Mazzarri che ha trovato il suo primo esonero solo dopo quasi 15 anni di carriera. Di stampo internazionale Mancini, dopo le quattro stagioni in Premier al Manchester City e l'avventura al Galatasaray. Alle prime armi, invece, Inzaghi, al timone di una squadra di serie A per la prima volta. Ma numeri alla mano, chi può dire di aver fatto meglio?

 

La media punti di Inzaghi da quando è alla guida del Milan è di 1,35 punti (38 punti in 28 partite). I numeri sono avversi a Mancini che con 5 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte in 17 giornate ha una media di 1,23 punti (21 punti in 17 partite). A vantare la media migliore tra i tre è proprio Mazzarri: sotto la guida del tecnico di San Vincenzo la squadra nerazzurra ha totalizzato 16 punti in 11 gare, per una media voto del 1,45

 

 

Da qui a fine stagione, Mancini ed Inzaghi proveranno sicuramente ad invertire la rotta e far sì che le proprie squadre concludano il campionato nel modo più dignitoso possibile, però al momento i numeri sono dalla parte di Walter Mazzarri.

 

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