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Francesco Totti, ex capitano della Roma, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a ‘Bobo TV’ su Twitch. Queste le parole dell'ex numero 10 che ha confessato di voler tornare a lavorare con la Roma.

 

Intervista a Totti sul ritorno alla Roma

"Ritorno? Nessuno mi ha chiamato. Se dovesse succedere, mi metterei seduto e ne parlerei. Ora però voglio portare avanti questo lavoro, ho messo su una grande squadra e non posso lasciarli in mezzo a una squadra. Se continueranno a mettermi i bastoni tra le ruote poi magari penserò ad altro. Certo, pur di non andare via dalla Roma mi sarei ammazzato. Mi sarebbe piaciuto fare il direttore tecnico. Non avere potere su tutto, ma un potere decisionale sui giocatori sì. Avrei potuto dare di più rispetto ad altri dirigenti, ma non ero mai coinvolto nelle scelte".

Totti sul lavoro da procuratore

"Procuratore? Ne ho trovati quattro o cinque davvero forti. Quando sono occupati giro al largo. Coccolo è davvero bravo. Le accuse? Faccio tutto nella norma. Ho fatto questa scelta e la porterò fino in fondo. Io ho vissuto sempre in questo mondo, so quello che posso dare. Poi posso anche sbagliare. Io sarei rimasto per sempre alla Roma, poi sono successe cose inaspettate. Mi hanno praticamente messo al muro e costretto a cambiare.


Tifo sempre per la Roma. Ora facendo questo lavoro, spero di aiutare la Roma portando giocatori forti. Provo ad aiutare da fuori. A Trigoria non entro, resto sul piazzale. Quando vado a portare Cristian per gli allenamenti escono tutti a salutarmi".

Totti su Cassano: l'intervista dell'ex capitano

"Cassano? 
Se mi avesse ascoltato un minimo sarebbe rimasto a Roma altri venti anni. Era giovane e si è fatto abbindolare. Con Cassano ho vissuto i momenti più belli della mia carriera, questo lo ripeterò sempre. Non ne ho visti passare tanti come lui. Dormiva a casa mia, eravamo due fratelli. Quando litigavamo, lui non mi parlava più. Dopo aver litigato per il rinnovo è andato via e non abbiamo più parlato. Era una bomba a mano Antonio. Appena apriva bocca poteva succedere qualsiasi cosa. Mi svegliavo con l’ansia, ma ti faceva respirare positività". 

Totti (Getty)
Totti (Getty)