Non si ferma più l'Inter che ieri ha vinto la settima partita consecutiva tra campionato e Tim Cup. Una risalita targata Pioli che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Uno, durante la trasmissioneRadio Anch'io - Lo Sport: "Che stiamo vivendo un momento positivo è chiaro, ma da qui a parlare di Champions ce ne vuole. Dobbiamo dare il massimo in ogni gara e pensare solo a quello.Ho giocatori di talento e qualità. Tutti hanno capito che bisogna sacrificarsi, lavorare insieme per la squadra. Abbiamo le doti per fare un buon calcio ma possiamo migliorare in tante situazioni come la circolazione di palla e la presenza in area avversaria. Ma quando c’è tanta disponibilità da parte del gruppo la strada per fare bene è tracciata".
LA VOCE SIMEONE - "Se mi hanno offeso i riferimenti a Simeone?In tutta onestà, zero. So di allenare una grande squadra dove vorrebbero essere tanti ad allenare. Ma adesso l'allenatore dell'Inter sono io, sono sereno e cerco di fare il meglio possibile poi saranno i risultati a decidere. Spero siano a mio favore".
ICARDI E GABIGOL - "Mauro è fortissimo, diventerà sempre più forte. Ma io sono contento di avere in rosa Palacio ed Eder che ci danno un valido contributo in fase offensiva. Gabigol è cresciuto tanto, ha dei colpi. Viene da un Paese con una mentalità calcistica differente ma si sta adattando. Può essere importante anche per il futuro".
IL RAPPORTO CON CANDREVA - "Ottimo, perché entrambi vogliamo dare il massimo per l'Inter e alla Lazio non è successo nulla di grave per rovinare il rapporto. Lui voleva essere il capitano, poi le scelte sono state diverse e la stagione è andata in un altro modo rispetto al previsto. Il secondo anno ho fatto bene anche a Bologna poi meno bene il terzo. All'Inter sono al primo anno, quello che succederà vedremo".
STAFFETTA JOAO MARIO-BANEGA - "Avere competitività tra giocatori è il massimo, perché se porta come obiettivo il bene della squadra fa arrivare risultati importanti. Sono importanti gli 11 che scendono in campo ma anche i cambi scelti per momenti particolari della partita. Ma se c'è la volontà di mettere da parte l'ego per il bene della squadra arrivano grandi risultati".
IL FUTURO - "La forza economica della società ci responsabilizza e ci fa capire che qui c’è un progetto importante, che ci sprona a dare il meglio. È normale parlare del futuro ma noi dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo controllare noi, le nostre prestazioni, il nostro presente. Solo così possiamo portare a casa i risultati, sapendo che l’Inter ha una proprietà che la sostiene e che le darà un ottimo futuro".