Pranzo durissimo per il Milan, che a Bergamo incassa 5 reti, e nel postpartita a DAZN Pioli non cerca scusanti: “Abbiamo sbagliato la partita contro l'avversario peggiore che ci potesse capitare quando non approcci bene la gara. Non possiamo essere questi, perché in altre partite abbiamo dimostrato un livello di gioco diverso, ma le nostre responsabilità ci sono. Ci sono anche i meriti dell'Atalanta, così come i nostri demeriti, su cui dobbiamo lavorare. Andava gestita in maniera diversa nei primi venti, poi abbiamo avuto le nostre situazioni, ma siamo rientrati in campo senza la giusta determinazione. Abbiamo concesso troppi spazi ad un avversario che in termini di qualità non è secondo a nessuno in Italia. La prestazione di oggi è gravemente insufficiente. Quando hai una squadra molto giovane stare dentro la partita nelle difficoltà è più complicato. Mi aspettavo una reazione ad inizio secondo tempo, perché avevamo dimostrato di poter creare qualche difficoltà. Invece non siamo riusciti a reagire, l'abbiamo fatto con poca lucidità".

Pioli: "Il primo responsabile sono io"

Impossibile per il Milan visto con l’Atalanta non parlare di mercato: "La società sa le valutazioni che sto facendo, sono tre mesi che lavoro con questa squadra e so quali sono i pregi e i difetti della squadra. Vedremo cosa accadrà sul mercato, ma non siamo quelli di oggi. Dobbiamo ripartire dalle nostre certezze, ma con atteggiamenti diversi rispetto a questi. Dopo un inizio così avrei potuto cambiare immediatamente, siamo scivolati troppo poco con la linea. Speravo che la squadra potesse riprendere la gara, invece ci siamo disuniti ancora di più, e questo ci ha creato troppe difficoltà".

Sull’immancabile domanda su Ibrahimovic: “Sono domande che dovete fare alla dirigenza, ho espresso la mia opinione a livello pubblico. È un campione che alzerebbe la competitività, non la professionalità che è già ottima. Aumenterebbe quella voglia di migliorare il livello delle prestazioni. La prestazione di oggi è figlia di una cattiva settimana, il primo responsabile sono io, come i giocatori. Proveremo a passare il Natale con serenità, anche se non sarà facile".