La Nazionale italiana del commissario tecnico Roberto Mancini guarderà i Mondiali in Qatar dal divano. La batosta per la mancata qualificazione è ancora viva nelle menti dei più che, ancora una volta, assisteranno alla rassegna iridata senza l'Italia. A tal proposito Roberto Mancini ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. 

Italia, l'intervista a Roberto Mancini

Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:

"Se sono più felice per l'Europeo vinto o deluso per la mancata qualificazione? Prevale la delusione che è forte, non mi abbandona mai. Magari tra quattro anno, quando potremmo riprenderci il Mondiale, questa sensazione di vuoto passerà. Adesso è così e lo sa perché fa tanto male? Perché dovremo aspettare prima di cancellare la macchia. Sono deluso come quando con la Sampdoria ho perso la finale di Champions League, sapevo che non l'avrei rigiocata".

Sul ripescaggio

"Non ci ho mai creduto fino in fondo. Mi è sempre sembrata una strada poco percorribile. Perché sostengo che i campioni d'Europa dovrebbero essere ammessi di diritto? Non solo i campioni d'Europa, ma quelli di tutti i Continenti. Io lo dico nell'interesse del calcio e del Mondiale. Così come dovrebbe essere certa la presenza di chi ha vinto l'edizione precedente. Prima era così, ora no. Non sempre vengono prese decisioni giuste per il calcio".

Sui Mondiali del 2026

"Essere il commissario tecnico della Nazionale ti riempie d'orgoglio. Ho scelto di restare per provare a dare la caccia ai Mondiali del 2026. Nel calcio, però, niente è definitivo. Le cose possono sempre cambiare".