Ora allenatore del Miami, in passato colonna di un calcio che sembra non esistere più. Alessandro Nesta è tornato a parlare, ed intervistato dal Corriere della Sera ha anche spiegato il perchè della scelta da tecnico. Inevitabile la domanda su Romagnoli, così come quella sulla favorita per lo scudetto. Queste le risposte di Nesta. 

 

 

HO CAPITO DI VOLER ESSERE ALLENATORE - "Quando? A Montreal, quando stavo smettendo di giocare. Ho capito che solo allenare mi poteva riportare l’adrenalina del campo, della competizione. Quando smetti ti manca troppo, ne hai bisogno, come una droga. Ti manca anche lo stress, la tensione del viaggio in pullman dall’albergo allo stadio. Mentre la vivi ti sembra negativa, ma entrare a San Siro per una partita di Champions è un’emozione unica”.

 

POVERO INZAGHI -  “E’ difficile dire di no al Milan, è un’occasione troppo invitante. Magari alla squadra è mancata un po’ l’esperienza di Pippo, ma credo ci fossero altri problemi di carattere societario, per esempio il mercato era stato molto più povero”.

 

I NUOVI DIFENSORI ITALIANI -Beh ci sono Bonucci e Chiellini e ora Romagnoli e Rugani: vediamo se si confermeranno. Romagnoli si vede che ha qualità e che sa giocare al calcio. Il Milan ha fatto bene a spendere così tanto per un giovane italiano: uno zoccolo duro di italiani è decisivo per vincere. Sperando che il Milan torni in fretta in Europa, avrà la possibilità di crescere. Calabria? Ha mostrato grande personalità. Quando uno entra a freddo pensa più a non sbagliare, invece lui ha rischiato, preso iniziative”.

 

LA JUVE ANCORA LA PIU' FORTE -  “Per me la Juve è ancora la più forte di tutte. Inter, Roma e Milan sono lì dietro. Anche l’Inter? Sì, nel derby non ha fatto chissà che”.