Ha esordito nella vittoria casalinga contro il Cagliari, Blaise Matuidi, oggi ufficialmente presentato alla stampa. Dalla voglia di trasferirsi alla Juventus alle difficoltà che la stagione potrà mettere in conto: queste le prime parole, da bianconero, del centrocampista francese.
PRIME IMPRESSIONI - "Conosco la squadra da tanto tempo, è una grande società, che ha sicuramente l'abitudine di andare avanti nella Champions, di vincere lo Scudetto e per me è stato in qualche modo naturale venire in questa squadra. Non ho mai avuto l minimo dubbio, sono molto felice di essere qua".
UNA TRATTATIVA LUNGA UN ANNO - "No, non voglio tornare su quello che è avvenuto nel passato, c'erano delle voci che il club era interessato a me, ma la cosa non è andata in porto per varie ragioni, magari il PSG a quel punto non voleva cedermi, come si dice spesso meglio tardi che mai. Sono ben contento di essere qui".
IL 14 COME DESCHAMPS - "Ho parlato con lui che è il mio allenatore della Francia, è importante per me aver ricevuto delle informazioni rispetto alla società, al club. Per me è molto importante cambiare squadra, evolvere in un nuovo contesto e anche durante la Coppa del Mondo. Avevo questa necessità di ricevere delle informazioni, anche se avevo già preso una decisione. Il numero è il numero che mi accompagna da parecchi anni, devo dire che è un caso che Deschamps avesse lo stesso numero".
SERIE A - "E' un campionato molto competitivo, con ottime squadre, molto sviluppato dal punto di vista tattico. La qualità tecnico-tattica è molto elevata, spetterà a me adattarmi, ho avuto la possibilità di migliorarmi grazie a degli ottimi giocatori nella mia carriera, anche a livello di nazionale, questo mi aiuterà nel futuro ad adattarmi più facilmente".
RUOLO - "Nella Francia ho abitudine a giocare a due, nelle squadre di club ho giocato a tre, quindi credo che le due posizioni vanno entrambe bene. Sarà poi l'allenatore a fare le sue scelte. A livello tattico bisognerà parlare con l'allenatore, io sono un giocatore, io cercherò sempre di rispondere presente a prescindere dal ruolo dove sarò impiegato".
LASCIARE IL PSG DOPO NEYMAR E MBAPPE' - "No, non sono assolutamente deluso, sono molo felice e onorato di indossare questa maglia, è stata una scelta, dopo anni in un club è chiaro che è stato difficile lasciare quei colori, ma avevo un'enorme determinazione, un'enorme volontà a indossare questa maglia, è un onore, non tutti hanno questa possibilità".
CHAMPIONS - "Vincere la Champions è difficile, è molto difficile. Sono in un club che l'ha già fatto in passato, è un club che vorrebbe ancora vincere la Champions, è chiaro che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Nelle ultime tre stagioni si tratta di un club che è arrivato in finale, quindi sicuramente è stato un lavoro molto importante quello che è stato fatto. Vincere la Champions dipende da tanti fattori, ci sono squadre molto molto forti, che aspirano a vincere la Champions".
L'IMPATTO IN ITALIA - "L'accoglienza che ho avuto è stata ottima, persone molto aperte, che accettano gli altri. Io sono venuto con la mia famiglia e spero che la mia famiglia si ambienterà presto. Soprattutto la prima settimana che ho trascorso è stata ottima, ho particolarmente apprezzato l'accoglienza qui, ho sentito solo ottime cose dell'Italia".