Saranno ritmi forsennati a partire da metà giugno se la Serie A rispetterà la tabella di marcia che si è data per la ripartenza, con squadre in campo praticamente ogni tre giorni. Una situazione che potrebbe facilitare chi è più abituato a tour de force del genere, vale a dire i Nazionali con discreta esperienza. 

"Piccolo vantaggio per chi è abituato a questi ritmi"

Questo il parere di Gianluca Zambrotta, che vede la ripresa più facile per i giocatori con esperienza di kermesse mondiali o europee, almeno dal punto di vista mentale: “Per chi ha già giocato Mondiali ed Europei alla ripresa ci sarà un piccolo vantaggio: chi viene convocato finisce il campionato, poi dopo 7-10 giorni e magari nemmeno quelli riparte per la nazionale e va in ritiro, che dura 50 giorni e si va lontano”, spiega il campione del mondo del 2006 alla Gazzetta dello Sport.

"Quattro settimane per tornare al livello ottimale"  

“Chi ha calciatori abituati a questi ritmi forse dal punto di vista mentale sarà meglio”, afferma Zambrotta. “Il calendario della ripresa è fittissimo, sarà difficile fare una programmazione. Servono almeno 4 settimane per tornare al livello ottimale di preparazione”.