Continua l'iniziativa del Bologna, la BFC Academy Webinar, che questa mattina ha ospitato Sinisa Mihajlovic. Il tecnico rossoblu, introdotto dal ds Riccardo Bigon e dal responsabile del settore giovanile Corazza, ha risposto alle domande dei ragazzi delle giovanili. Ecco le sue dichiarazioni:

LEGAME FORTE"La più grande soddisfazione vissuta col Bologna, per ora, è averlo salvato: in quella situazione anche i più grandi ottimisti non avrebbero mai pensato che potessimo finire la stagione in quella maniera. Per ora è la soddisfazione più grande, sì. Per ora... Il Bologna è stata la mia prima squadra da allenatore: questo non si dimentica, una squadra di serie A che dà fiducia ad un ragazzo che ha smesso di giocare da poco, beh, dieci anni fa non succedeva, ora un po’ di più. E questo non lo dimentico, ed è un motivo per il quale sono tornato qui: non mi piace avere debiti, e volevo finire il lavoro iniziato qui. Sono tornato per la gente: l’anno dopo ho salvato il Catania e quando sono venuto a giocare Bologna si è alzata in piedi. Ho sempre avuto un bellissimo ricordo della città e dei bolognesi: quando l’anno scorso mi hanno chiamato, non c’ho pensato un attimo. Volevo ripagare i bolognesi".

RAPPORTO COI GIOCATORI "Io, scherzando, dico che i miei calciatori sono liberi di fare quel che voglio io. Ho un bellissimo rapporto con loro, a volte mi fanno arrabbiare ma ognuno deve vivere la sua età. Sono tutti bravi ragazzi, io a 22 anni facevo anche di peggio: gli sbagli si possono fare ma bisogna correggerli e ascoltare le persone più grandi. Da piccolo quando mio padre mi parlava dicevo 'Ma che ne sa'. Poi ho scoperto che aveva ragione. Il rapporto coi calciatori è sempre da padre a figlio o da fratello maggiore, pur avendo rispetto dei ruoli. Certamente con loro mi piace scherzare. Bisogna essere veri, leali, sinceri: è il modo migliore per essere rispettati. Se non ti rispettano allora diventa un problema".