Oggi si deciderà una buona fetta del futuro del campionato italiano. Ci saranno incontri importanti ai vertici per decidere cosa fare della stagione in corso, stoppata in maniera forzata dall'emergenza coronavirus quasi due mesi fa.

Serie A, si riprende o no?

L'idea di riprendere non è assurda, viste le varie ipotesi che stanno circolando in queste ore. La più concreta è senza dubbio quella che vedrebbe il campionato iniziare a giungo e finire a luglio, per poi concentrarsi sulle coppe europee. Un tour de force non indifferente, che inoltre potrebbe in un certo modo anche intaccare l'integrità della prossima stagione.

Serie A, le parole di Spadafora

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ne sta parlando in questi minuti al question time in Senato, queste alcune delle sue parole: "I media si stanno concentrando sul calcio, sulla ripresa o meno dei campionati, ma lo sport non è solo il calcio e il calcio non corrisponde soltanto alla Serie A. Dopo quest’emergenza dovremo riorganizzare questo settore, per garantire ai collaboratori sportivi un bonus che permetta loro di essere trattati alla pari di tanti altri lavoratori. Alle 12 incontrerò tutti i rappresentanti del mondo del calcio e della Figc, c’è la necessità di ripartire per quello che è l’enorme valore economico e sociale del mondo dello sport. Da parte nostra c’è grande volontà di spingere per la ripartenza, ma il primo obiettivo è quello di garantire la tutela della salute dei nostri cittadini

È nostra intenzione allora studiare un programma che permetta di ripartire con gli allenamenti dal prossimo 4 maggio, per poi ragionare sulla ripresa dei campionati, mettendo sempre in cima ai nostri pensieri la salute degli addetti ai lavori".