In una diretta Instagram con Nuovo calcio, Andrea Pirlo è tornato sulla scelta di andare alla Juventus dal Milan nel 2012: "Andare alla Juve è stata una decisione giusta. Nei quattro anni trascorsi lì ho vinto quattro Scudetti, Coppe Italia e ho disputato una finale di Champions League".

In bianconero ha avuto gli allenatori che lo hanno ispirato: "Conte e Allegri mi hanno insegnato tantissimo. Penso che gli allenatori che gestiscano e basta non esitano più: ad esempio Allegri sembrava dall'esterno un tecnico che gestiva soltanto, ma in realtà era un gran lavoratore. 

La prima volta che ho valutato la possibilità di fare l’allenatore è stata dopo una lezione di Conte. Ce ne faceva sempre da 40 minuti l’una. È stato allora che tra me e me ho pensato che avrei voluto fare l’allenatore. Da lì mi è scattata la voglia di proseguire"

Anche Lippi è stato importante: “Conosco abbastanza bene Lippi, è stato fondamentale per la vittoria del Mondiale 2006 perché fin dalle convocazioni nei due anni precedenti al Mondiale aveva in testa la sua squadra e ci diceva che avremmo fatto un bellissimo percorso, ti dava grande motivazione e ti faceva discorsi che coglievano sempre nel segno. Ti diceva sempre le cose in faccia. Un allenatore può incidere tanto sui giocatori, perché può farti rendere al massimo o non farti giocare. Trovare la persona giusta nel momento giusto può essere fondamentale".  

Sul futuro da allenatore, Pirlo ha le idee chiare: "Sono più orientato verso le prime squadre e non verso le giovanili. Credo di aver bisogno di avere un obiettivo ben preciso da raggiungere, ho voglia di risentire quell'adrenalina della partita, la vittoria o la sconfitta, la responsabilità. Credo che il percorso giovanile non faccia per me, non è una cosa che può piacermi. Preferirei iniziare con i grandi”.