Un errore marchiano, da segnare in rosso in ogni scuola calcio, e da ritiro della patente per un regista, specie se indossa la maglia della Juventus: fa discutere la clamorosa topica di Arthur che ha aperto la porta a Gaich per il gol decisivo nel ko contro il Benevento, Fa discutere perché è l'ultima di una serie, a cui anche la Juventus stessa non è nuova, e che specialmente in Europa ha rappresentato recentemente una sentenza senza appello. L'imputata è sempre la stessa, la costruzione dal basso. E si riaccende il dibattito sull'opportunità di provarci sempre e comunque, e quanto le squadre italiane possano essere congeniali al sistema che vuole l'impostazione del gioco a partire dai primi metri di campo.

Da Arthur a Bentancur e Musacchio, quanti errori...

Se Arthur ha probabilmente condannato la Juventus all'abbandono del sogno scudetto in campionato, in Champions il "giustiziere" era stato Bentancur: contro il Porto stesso copione, passaggio scellerato e punizione puntuale per Szczesny, con Taremi in gol dopo appena 63 secondi. Semplici distrazioni o colpa del dettame della costruzione dal basso, anche a costo di passaggi forzati, linee di passaggio cervellotiche e a volte innaturali? In Champions la costruzione dal basso ha "colpito" non solo i bianconeri: e se l'errore di Musacchio contro il Bayern non è probabilmente stato decisivo nel passivo della Lazio all'andata (pur avendo spalancato la porta a Lewandowski, l'ultimo che ne aveva bisogno), certo non si può dire altrettanto di quello di Sportiello, che ha frustrato ogni ambizioni di rimonta dell'Atalanta contro il Real Madrid.

Costruzione dal basso, bonus o malus?

Italiane, specie in Europa, punite dalla costruzione dal basso, o dalla semplice svagatezza. Ma un conto è perdere palla per una distrazione a centrocampo, un conto è a due passi dalla porta. E l'errore di Arthur riaccende la discussione su quanto il modello "europeo" della costruzione dal basso rappresenti realmente un vestito buono per ogni occasione, un quid in più per un gioco moderno e redditizio. Nonostante sia diventato un credo quasi imprescindibile per tante squadre. A costo di farsi gol da soli...

Arthur (Getty Images)
Arthur (Getty Images)