Domenica pomeriggio che può rappresentare l'ultima chiamata per il Verona di Delneri, reduce dall'ottimo punto conquistato all'Olimpico con la Roma, e in attesa di conferme per poter sfruttare le ultime, residue chance di salvezza. Di fronte il lanciatissimo Genoa del bomber Pavoletti.
QUI VERONA - Seduta mattutina per Delneri, che si è aperta con una sessione di riscaldamento curato dal prof. Alimonta, intervallato da attività a secco e con la palla. Poi, concentrazione sulla tattica: tanto lavoro teorico in vista di domenica, fino a fine allenamento. Lavoro differenziato per Gollini, alle prese con un trauma contusivo alla spalla: il portiere non dovrebbe però essere in dubbio per la sfida contro il Genoa. Il gruppo ha visto il rientro di Siligardi, Albertazzi e Pisano, con il difensore che è l'unico che si candida per una maglai da titolare: non dovesse farcela, è pronto Emanuelson. Ancora fuori causa Souprayen, che con Viviani e Toni compone la lista degli indisponibili. Conferme per Ionita a centrocampo e Rebic in attacco: Delneri è soddisfatto dell'esordio in gialloblu dell'attaccante: contro il Genoa agirà a fianco di Pazzini e Gomez, anche se l'opzione Greco non è da scartare. In questo caso, Juanito partirà dalla panchina. Domani rifinintura a porte aperte ai tifosi.
QUI GENOA - Primo allenamento con il Grifone per il nuovo arrivato Alessio Cerci, che ha partecipato all'allenamento mattutino di Gasperini, aperto da una riunione tecnica sui temi della sfida del Bentegodi. Poi parola al campo, con esercitazioni tattiche e una lunga partitella a campo ridotto. Subito dopo, partenza per il Veneto, dove i rossoblu svolgeranno la rifninutra.
Fortunato Gasperini, che di fatto ha l'imbarazzo della scelta, con un'ampia gamma di soluzioni, e con il solo Burdisso squalificato da annoverare tra le assenze più significative. Via libera allora a Munoz, De Maio e Izzo in difesa assieme ad Ansaldi, reduce dalla prestazione mostruosa di domenica scorsa. Solito centrocampo imbottito di mezzali e trequartisti per il Genoa, con Laxalt, Suso, Rigoni e Perotti (quest'ultimo mercato permettendo, con la Roma pronta alla serrata finale) tutti dentro, assieme a RIncon, e dietro il confermatissimo Pavoletti.