Alla televisione portoghese TVI ha parlato Cristiano Ronaldo che dà una lezione d'umiltà: "La gente crede che sia stato tutto facile, perché adesso vede i soldi, i vestiti, il successo. Quello che voglio invece insegnare ai miei figli, ma anche agli altri bambini quando faccio eventi nelle scuole, è che il talento non basta, bisogna lavorare sodo ed impegnarsi per raggiungere i propri traguardi. Ho portato mio figlio Cristianinho nel posto dove sono cresciuto e non credeva ai suoi occhi".

L'ultima stagione caratterizzata anche dalle accuse di evasione e stupro: "Non nascondo che questa annata sia stata la più complicata per me. Quando viene messo il tuo onore, fa male. Anche perché le notizie entravano a casa mia con i giornali. Tuttavia ne sono uscito bene, grazie al cielo tutti hanno visto che sono innocente e io sono orgoglioso di come hanno reagito i miei cari e i miei amici, non mi hanno mai messo in discussione".

Vittoria e sconfitta: "Nel calcio chi vince ha sempre ragione e io, per quello che ho vinto, sono ormai nella storia del calcio. Non è un caso se io e Messi siamo gli unici ad aver vinto cinque Palloni d'Oro. Sono ossessionato dal successo. Ma ho capito con l'esperienza che il calcio non è tutto nella vita. Se perdo non finisce mica il mondo, mentre prima capitava che mi rinchiudessi anche in camera mia senza cenare".

Sulla scelta di andare alla Juventus: "Non è stato facile, il Real Madrid era casa mia, sono stato lì per 9 anni ed ho vinto tanto. Anche la mia famiglia stava benissimo in Spagna. Ma io sono un uomo che non si accontenta della comfort zone ed il Real un po' lo era diventato. La Juventus è una sfida nuova, che mi stuzzica e mi convince".