La valutazione piuttosto alta, unita ad un precampionato giocato probabilmente sottotono, aveva un po' fatto storcere il naso a parte della critica. Dopo il gol nel mini-derby in occasione del Trofeo Tim, però, Andrea Bertolacci ha riconquistato la scena, lasciando intuire che forse, quei 20 milioni, sono in realtà stati ben spesi. Queste le sue parole a TuttoSport. 

 

 

UN GRAN CAMPIONATO -  "C'è grande voglia di riscatto e la campagna acquisti svolta dalla società è stata importante. Quando si indossa una maglia del genere, non si può partire per obiettivi mediocri. Non voglio fare proclami, ma sono convinto che sarà un campionato affascinante e complicato per tutti: il Milan tornerà a fare il Milan, ne sono sicuro; Inter e Roma si sono rafforzate, mentre Napoli, Fiorentina e Lazio rimangono formazioni competitive". 

 

20 MILIONI? CHE ORGOGLIO - "Per me è solo un motivo d'orgoglio quella valutazione e comunque penso che sia figlia delle prestazioni della mia ultima stagione. Ho dimostrato le mie qualità e credo di aver avuto un rendimento elevato che mi ha permesso di entrare anche nel giro della Nazionale". 

 

MAESTRO GASPERINI - "Mi ha cambiato la carriera. Fino a due anni fa mi cullavo sulle mie qualità, ero convinto di essere già bravo e non ero continuo. Gasperini, oltre a cambiarmi ruolo, mi ha fatto fare il salto di qualità mentale, mi ha stimolato e fatto diventare un calciatore vero". 

 

MIHAJLOVIC -  "Lui è come me l'aspettavo. E' un tecnico molto esigente, cura ogni dettaglio, ma soprattutto, grazie alla sua personalità, sa imprimere una grande carica a tutti. Ci ha fatto vivere ogni amichevole come una finale, ci ha responsabilizzato e sono convinto che saprà trovare le parole giuste per ogni partita che andremo ad affrontare. Per carisma e intensità nel lavoro mi ricorda Conte". 

 

 

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