Alberto Malesani a 360 gradi. L'ex allenatore - tra le altre - di Parma e Sassuolo, intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", ha parlato del proprio futuro e della stagione che sta per partire. Ecco i passaggi principali.

Sul futuro

"Calcio e vino? La vendemmia la farò a settembre. Una proposta per me? Lasci perdere. Mi sa che non arriva, poi chissà… Vedremo”. 

Sull'Italia

"Cosa ha insegnato Mancini? La cosa più importante e che dovrebbe essere primordiale per un c.t.: vincere. Quando uno fa il c.t. deve vincere. E sa come ha fatto? Lo ha detto e fatto capire dal primo minuto. Così si fa. Affinché tutti se ne rendano conto. Se il gruppo recepisce, e ha recepito, ecco il trionfo. La verità è che siamo tornati ai tempi in cui l’Italia pretende di vincere. E lo ha fatto coi giovani. Ha creato un gruppo straordinario. Ha dimostrato al mondo che coi giocatori al posto giusto si vince. E noi ci siamo divertiti. Come loro. Eravamo abituati al fatto di dire: la Spagna è forte e domina. La Francia è forte e domina. Alt: l’Italia è tornata dominante”. 

Su Mourinho

"Dopo un anno di stadi vuoti, di appiattimento, una stagione in cui si è cercato di fare almeno il minimo per la pandemia e tutto il resto, beh, adesso c’è una sorta di Rinascimento. Mou porta freschezza di immagine e comunicazione, ed è bravo come tattico, non soltanto come motivatore. Il suo ritorno lo trovo molto interessante. Molto”. 

Su Allegri

"Allegri dovrà giocare la partita più difficile di tutti: far tornare la Juventus a primeggiare in Italia. Poi è chiaro che la ricerca della Champions va avanti da molti anni, ma la Juve è quella che più spende in Italia e non all’estero, quindi all’estero fatica a vincere: molto semplice. Allegri ha il compito più arduo ma stimolante: far recuperare la mentalità dominante alla Juventus”. 

Su Sarri

"Un grande e va in un ambiente nel quale può ritrovare il terreno giusto per esprimere il proprio calcio. Lui e la Lazio possono fare belle cose”.

Su Italiano

"La panchina che mi intriga di più? Quella di un mio ex giocatore: parlo di Italiano. Era intelligente da giocatore e ha fatto cose intelligentissime per due anni a La Spezia. La Fiorentina può diventare la squadra sorpresa. Lo seguirò mettendoci il cuore. Per lui e per Firenze".

Malesani (Getty)
Malesani (Getty)