Leonardo Pavoletti è carico per l'inizio della nuova stagione, la sua quinta con la maglia del Cagliari. Tanta è la voglia di tornare in doppia cifra: lo scorso anno 4 gol e 3 assist in 33 presenze e un perenne ballottaggio per il posto d'attacco con Simeone e l'outsider Cerri. Quest'anno il duello con l'argentino si rinnoverà, a meno di cessioni da parte del club sardo e di rinnovamento del pacchetto avanzato.
Pavoletti vuole riscattare soprattutto il campionato di due anni fa, quando alla prima giornata subì la rottura del ginocchio (lesione del legamento e del menisco) che lo costrinse a un lunghissimo stop forzato.

Le dichiarazioni di Pavoletti in conferenza

"Niente proclami, ma di certo vogliamo fare meglio rispetto alle ultime stagioni”. Ha le idee chiare, Leonardo Pavoletti, animato da un grande spirito di rivalsa, lui come tutti i suoi compagni. Il bomber livornese è fiducioso: “Sono sicuro che faremo una grande annata e ci toglieremo diverse soddisfazioni. Vedo grande fame negli allenamenti. Personalmente spero di essere protagonista per tutta la stagione, non soltanto negli ultimi mesi".

La scorsa stagione

"Nel momento di massima difficoltà sono emersi non solo i calciatori, ma soprattutto gli uomini. Il Cagliari si è affidato a loro. L’anno scorso a gennaio c’è stata la possibilità di andare via ma sono felice di essere rimasto. Qui c’è una Società seria, gestita da persone in gamba, brillanti: il Club ha un futuro di alto livello e mi piacerebbe poter dire un giorno di esserci stato quando tutto è iniziato e avere dato il mio contributo a questa crescita”.

Il gruppo rossoblu

"È importante avere uno zoccolo duro in squadra, facilita l’inserimento dei nuovi. Quando entro in campo e vedo al mio fianco ragazzi come Joao, Ceppi e Cragno, mi sento pronto a sfidare chiunque. Conoscerli mi dà una sicurezza in più, affronto la partita in un modo diverso. Abbiamo sostenuto insieme tante battaglie sportive”.

Non solo gol di testa


"Mi è sempre dispiaciuto sentire di essere considerato soltanto un colpitore di testa. Lo trovo riduttivo, sono più completo di quanto qualcuno possa pensare. Mi rendo utile anche in fase difensiva; l’anno scorso ho confezionato degli assist, mi sono procurato un rigore, contribuisco alla costruzione della fase offensiva. Spetta a me allora convincere i più scettici”.

I momenti indimenticabili in rossoblu


“Cento presenze col Cagliari in Serie A, le belle immagini della mia esperienza in rossoblù sono tante. Se proprio devo sceglierne qualcuna, direi il gol di Firenze il primo anno, decisivo per la salvezza; la nascita di mio figlio il secondo anno, quando tra l'altro feci gol sempre a Firenze; la rete al Benevento di qualche mese fa. Sono ricordi che se ci penso mi batte ancora adesso forte il cuore ed è bello ogni tanto riviverli nella mente”.