Un bilancio del suo ciclo all'Atalanta e un percorso virtuoso nonostante la mancanza di un trofeo: Gian Piero Gasperini rivendica con fierezza gli ultimi sei anni della Dea, e parlando alla presentazione del libro di Luigi Garlando, L'Album dei sogni, sottolinea i livelli raggiunti dalla squadra, come riporta tuttomercatoweb.
Gasperini e l'Atalanta diversa
"Quando sono venuto a Bergamo, ho visto che ha sempre giocato una squadra dove era fondamentale l’esperienza, il fare risultato arrivando ai 35 punti, mai un passo un po’ più lungo della gamba. Io da avversario ho sempre visto lo stadio pieno, l’ho sempre percepito come un gruppo compatto, unito. Inizialmente vedevo Bergamo come Bilbao. C’era un settore giovanile incredibile, con molti giocatori interessanti".
Gasperini, il bilancio dei 6 anni all'Atalanta
"Sei anni sono qualcosa di enorme nel calcio. Una cosa che cambierei? È facile dire la gara col PSG, potevamo andare in semifinale. Ma è troppo facile. Se le cose vanno bene non devi toccare niente, gli errori ti permettono di migliorare. Quando ci dicono che non abbiamo vinto niente rispondo che abbiamo battuto tutti i record. Ci sono rimasto male quando ho sentito un tifoso dell’Atalanta dire: 'Invidio il Verona per aver vinto lo scudetto', lì mi sono cascate le braccia".