E' stata l'occasione per sentire dal diretto interessato le considerazioni sull'addio alla panchina della Nazionale. Antonio Conte si è presentato in conferenza stampa per presentare le due amichevole contro Spagna e Germania che testeranno lo stato di forma dell'Italia a poco più di due mesi dall'Europeo che si giocherà in Francia. Ecco le parole del ct: "Ho voluto fare chiarezza, il contratto scadeva. Volevo essere chiaro sul proseguimento e sul fermarsi dopo l’Europeo. Mi sembra di averci pensato bene e ponderato la decisione, nel momento in cui ero certo al 100% di quello che sentivo dentro l'ho comunicato al Presidente che è la persona che mi ha voluto qui e mi ha scelto. Ho comunicato la decisione a lui in maniera molto serena, parlandogli un po' del fatto che avevo deciso così. Non è un addio al calcio italiano, qui ci sono cresciuto e qui ci ho giocato e vinto. Mi ha insegnato ad ottimizzare i rapporti. E’ un’esperienza straordinaria, fantastica. Ho sempre invidiato gli allenatori che hanno rappresentato l’Italia".
IL FUTURO E L'EUROPEO - "Non l'ho detto a Tavecchio, lui doveva solo sapere del mio addio. Sono stato combattuto, perché è difficile lasciare un gruppo con cui lavori bene. Hanno prevalso tante situazioni, ho ascoltato il mio cuore come quando dissi sì alla Nazionale. Inghilterra? Non mi seduce niente in questo momento, sono ancora ct della Nazionale. Un'esperienza che mi ha completato, che mi ha insegnato ad ottimizzare al meglio il poco tempo a disposizione, ad intrattenere dei rapporti in poco tempo. Sicuramente è stata un'esperienza fantastica e straordinaria, ho sempre invidiato gli allenatori che hanno rappresentato l'Italia. Adesso tocca a me e sono contento, cercheremo di lavorare come sempre. Ho tanta voglia e questo appuntamento di giugno mi eccita molto. Ci lavoriamo da due anni e sono molto carico. Ribadisco che sono esperienze che possono capitare una sola volta nella vita. Per me è un grandissimo orgoglio ancora essere ct. Sento grande responsabilità ed è inevitabile che questo accada. Abbiamo costruito un grande gruppo di lavoro: con l'essere squadra e con il lavoro possiamo ridurre il gap con Nazionali più forti".
IL RITIRO PRE-EUROPEO E LA FINALE DI TIM CUP - "In cuor mio spero possa cambiare la data della finale di Coppa Italia. Poi faremo delle valutazioni: avevo messo in preventivo di dare sei sette giorni di riposo ai ragazzi, ma evidentemente. Si parla sempre di infortuni e di tutela ai giocatori, ma poi non avviene. Volevo calciatori più brillanti mentalmente. Dovremo fare delle riflessioni".
PIRLO - "Non mi sono sentito per telefono con lui, c'è grande stima professionale fra di noi che non c'è bisogno. Sto facendo delle valutazioni per questi due test, le avrei volute fare anche in precedenza... Mi ritrovo a due mesi dall'Europeo dovendo ascoltare cosa dice il campionato e vedere poi con occhi miei se determinate giocatori possono rientrare in questa rosa".