Senza Champions League, per il secondo anno consecutivo, i costi diventerebbero eccessivi. E' questa la considerazione banale quanto efficace dalla quale, in mattinata, sono partite diverse testate giornalistiche italiane per provare a raccontare quello che sarebbe potuto essere uno scenario per certi versi clamoroso, quello relativo alla cessione del Milan. Un club in mano a Berlusconi da oltre 25 anni, ma che vive un periodo di crisi di risultati, e non solo, da oramai troppo tempo. Al punto, secondo quanto prima scritto e poi letto, da convincere il Presidente a cedere.
Investitori stranieri, magari arabi o cinesi, cordate di imprenditori pronte a farsi sotto e sostenersi nella gestione di uno dei club più prestigiosi al mondo. Perchè senza ricavi significativi e stadio di proprietà è dura, e perchè il Lodo Mondadori sta prosciugando le casse della famiglia. Tutto smentito però dallo stesso Silvio, che in un comunicato diffuso dall'ANSA, pochi minuti fa, ha fatto sapere di non essere intenzionato a vendere il Milan: "Nonostante le numerose smentite, tornano a circolare, in maniera ricorrente, indiscrezioni su un'eventuale vendita del Milan. Il presidente Silvio Berlusconi ribadisce, ancora una volta, che si tratta di ipotesi prive di fondamento".