Davide Frattesi, centrocampista del Sassuolo, ha rilasciato un'intervista ai taccuini del Corriere Dello Sport. Queste le sue parole.

Sassuolo: le parole di Frattesi

“Quando la Roma decise di vendermi al Sassuolo ci rimasi male perché speravo di vivere tutta la carriera lì. E’ stata un’ansia da distacco. Ma razionalmente ho capito la logica della società che doveva chiudere una trattativa (per Defrel, ndr). E sono contento della strada che ho fatto. Ho girato tanti posti e ho sempre giocato, raggiungendo un buon livello di maturità”.

Sulla Roma

“Ero convinto che fosse tutto fatto. E ho già spiegato di aver pagato questa delusione con un ritiro estivo inadeguato, irrispettoso verso il Sassuolo. L’allenatore, Dionisi, mi ha dovuto allontanare un paio di volte dall’allenamento perché non ero concentrato. Giusto così. D’altra parte, anche qui, capisco la Roma: non poteva aspettare tutta l’estate per prendermi. E capisco il dottor Carnevali: non poteva smantellare la squadra e aveva già incassato tanti soldi da Scamacca e Raspadori.

Quando il mio procuratore Giuseppe Riso discuteva del contratto con Tiago Pinto, io gli ho dato una botta con il gomito per fargli capire che non me ne fregava nulla di un euro in più o in meno. Volevo solo giocare nella Roma. Lo voglio ancora? Certo. E prima o poi sento che ce la farò. Anzi, come si dice dalle mie parti, je la faccio. Già a gennaio? Non credo, perché penso che il Sassuolo adesso abbia bisogno di me, magari in estate sì. Io comunque al Sassuolo sto bene e ho grande rispetto del club e dei tifosi che mi hanno sempre trattato benissimo. Vediamo più avanti cosa succederà”.

Su altre squadre

“Qualcosa c’era anche l’estate scorsa, le proposte non mancano. Ma io ho espresso una preferenza”.