Primo posto in campionato, primo posto in Champions League. L'inizio di stagione del Napoli è stato fulminante, per molti molto più positivo di ogni più rosea aspettativa. Con alcuni volti nuovi tra i grandi protagonisti: Kvara sta incantando tutti con le sue giocate, Kim si sta rivelando un perfetto sostituto di Koulibaly. Tutti temi affrontati da un grande ex azzurro come Salvatore Bagni, intervistato dal "Corriere dello Sport".
Sull'inizio di stagione del Napoli
«Ero preoccupato come quasi tutti i tifosi per le uscite eccellenti, ora mi sto illudendo. Parlare di scudetto è presto, siamo appena alla settima giornata, ma per come stanno andando le altre e per come gioca il Napoli è giusto crederci. Dopo le tante uscite eccellenti, Koulibaly, Fabian, Mertens, Insigne, ero convinto che sarebbe stato un grande traguardo già solo arrivare tra le prime quattro. Ero preoccupato e non lo nego, ma lo erano anche tutti i tifosi, come me, dopo il mercato. Non era facile prevedere che questa squadra facesse risultati simili giocando in questo modo e favorendo l’inserimento velocissimo dei nuovi. Il Napoli non è solo vincente ma anche convincente e gioca un calcio bellissimo».
Su Kim
«Tre anni fa lo feci chiamare da un mio collaboratore per avere informazioni, volevo proporlo in Inghilterra. Lui era appena passato dal Jeonbuk Hyundai al Beijing Guoan per cinque milioni, ma non ci fu riscontro da parte di nessuno, non solo dai club inglesi, infatti l’anno dopo, a 24 anni, è andato al Fenerbahce per soli tre milioni. Vuol dire che nessuno si era ancora accorto delle sue potenzialità. Complimenti a Giuntoli. Mi sta meravigliando per personalità e carattere, non sbaglia nulla sull’uomo e ha anche ridotto le pericolose sortite offensive palla al piede. Fisicamente è implacabile, di testa le prende tutte, non lo superi mai. Da quando è arrivato in Italia, grazie a Spalletti, è già migliorato molto».
Su Kvaratskhelia
«Lo vidi la prima volta a 15 anni in un raggruppamento europeo in Under 17. Non avevo dubbi sulle sue qualità, l’unica perplessità era sull’eredità di Insigne che poteva essere pesante. Invece Kvara ha personalità e sfrontatezza e Spalletti quando lo "bacchetta" in pubblico lo fa solo per il suo bene, per la sua crescita. Avendo 21 anni è facile illudersi e credere di essere già arrivati, anche se lui non mi sembra il tipo, è un ragazzo molto serio, con la testa è sempre sul pezzo, concentrato, sicuro. Il Napoli a Milano ha vinto grazie alle sue giocate».
Su Lobotka
«Un po’ in lui mi rivedo, anche Marchesi da mediano mi offrì un’altra vita. Spalletti ha subito avuto fiducia in lui e lo ha trasformato nel giro di un anno e mezzo. Sta dimostrando di essere da grande squadra come il Napoli. Ha i tempi della giocata, non gli togli mai palla, è sicuro di sé».
Su Zielinski e Anguissa
«Insieme sono perfetti, si completano. Zielinski è la qualità fatta persona, sembra abbia un altro entusiasmo quest’anno. Anguissa ha una serenità d’animo impressionante, gli inglesi non lo hanno capito come Tomori. Entrambi sono diventati top in Italia. Per le qualità che ha, mi meraviglia abbia segnato così poco, ora si sta avvicinando di più alla porta. Non gli manca nulla».