Ripresa Serie A, parla Gravina

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato della ripresa della Serie A focalizzandosi su diversi temi. Prima gli stadi vuoti e poi un focus sul percorso fatto per arrivare a questo punto, passando anche per il calcio femminile. Queste le sue dichiarazioni.

Sugli stadi vuoti

"Coppa Italia? Devo dire che senza spettatori è stato uno spettacolo monco. Quando riapriranno gli stadi? Non appena saremo definitivamente al riparo da questo virus grazie a un vaccino. C'è tanta euforia e c'è tanta speranza intorno alla ripresa del calcio, ma speriamo ben presto che la situazione migliori ancora".

Sul percorso per arrivare alla ripresa

"È nelle difficoltà che le persone rivelano la propria natura e la propria lealtà. Ecco, diciamo che ho fatto una certa selezione. C'è chi mi ha deluso, ma cerco di cogliere il lato positivo: almeno hanno gettato la maschera e così ho capito chi sta da una parte e chi dall'altra. 

I rapporti con Malagò? La questione non è questa, io mi aspettavo una maggiore condivisione anche dall’intero sistema. Solo perché all’inizio del lockdown abbiamo detto che il calcio faceva da volano al sistema, siamo stati aggrediti e tacciati di arroganza. Non chiedevamo privilegi, ma il riconoscimento della nostra centralità. E invece c’è chi ha ragionato in base al proprio orticello".

Sul calcio femminile

 "Ho provato fino in fondo a garantire un verdetto sul campo, ma le calciatrici e soprattutto le società hanno preso un’altra strada penalizzate come sono dall’attuale status dilettantistico. Ma il consiglio federale del 25 giugno sarà dedicato in gran parte a loro. Stabiliremo una data per cui in tempi rapidi le ragazze arriveranno al professionismo, alla parità di diritti. Scudetto alla Juventus? Con nove punti di vantaggio mi sembrerebbe un atto di grave ingiustizia non assegnarlo".

Sibilia e Gravina (Getty Images)