Una bordata di Fafà Picault scuote Cagliari: l'attaccante statunitense oggi in forza all'FC Dallas, passato dalla Primavera rossoblù, ha lanciato pesanti accuse nei confronti di Giorgio Melis, ai tempi suo allenatore. Queste le parole sul profilo Facebook della società americana: "Il nostro allenatore era probabilmente una delle peggiori persone che abbia mai incontrato. Ho dovuto affrontarlo tutti i giorni, mi chiamava scimmia o mi diceva che dovevo tornare nella giungla in Africa, che i giocatori neri non hanno tecnica. Quando ci allenavamo, diceva qualunque cosa fosse spiacevole. A volte mi ritrovavo adesivi con le scimmie sul mio armadietto e mi prendevano a pugni anche due volte a settimana".

IL PROCURATORE RINCARA LA DOSE

A rincarare la dose Alessio Secco, suo procuratore, ai microfoni di TMW: “Se Picault ha detto queste cose lo ha fatto con cognizione di causa, non lo ha fatto parlando della Sardegna o Cagliari, a cui è legatissimo. Quella terra è dentro di lui ed p molto amico con Cossu. Sul tema razzismo è molto sensibile, ha raccontato la sua esperienza”.

Melis: "Smentisco categoricamente"

Non è tardata ad arrivare, però, la risposta di Giorgio Melis: "Smentisco categoricamente ogni genere di affermazione di Picault: non avrei mai permesso simili atteggiamenti nella mia squadra, perché non fa assolutamente parte del mio modo di essere e di tutti coloro che lavoravano nel settore giovanile in quegli anni, compresi i dirigenti. È un'accusa che non sta né in cielo né in terra".

Picault vs Colombia (getty)