Roberto Mancini, tecnico della Nazionale italiana, ha parlato del momento degli azzurri e non solo nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Queste le parole del ct nell'intervista in edicola oggi. 

Intervista a Roberto Mancini su Euro 2020

Oggi la Vezzali, sottosegretaria alla Sport, parla degli stadi che riaprono.

«Mi sarebbe spiaciuto se Roma non avesse potuto ospitare l’inaugurazione dell’Europeo. Mi auguro che un evento così importante e seguito possa rappresentare una rinascita, non solo per il calcio, ma per tutta l’Italia. E spero che gli altri sport e tutte le persone possano tornare a una vita normale anche prima dell’Europeo».

Intervista a Roberto Mancini sullo Scudetto

Meglio la sua Inter o questa?

«La mia era molto forte, con grandi giocatori, giocava a memoria. Ma anche questa è forte».

Ha fatto male Pirlo a cominciare dalla Juve?

«No, ha fatto benissimo. Se ti chiama una squadra come la Juve, non puoi dire di no. Ha fatto fatica, come era naturale, per mancanza di esperienza. Non aveva alle spalle neppure un’esperienza nelle giovanili. Ma era giusto raccogliere la sfida, Andrea il calcio lo conosce».

Lontani parenti italiani di Lukaku?

«Pare di no».

Intervista a Roberto Mancini sulla Nazionale

 Pensava di far bene fin da subito?

«Avevo molta fiducia, proprio perché nessuno ci credeva. Tutti pensavano che non avremmo avuto buoni giocatori per un po’ e questa cosa mi stimolava molto. Però non pensavo che sarebbe stata messa insieme così in fretta. Ci siamo presi dei rischi andando a cercare tanti giovani, il mix con i più esperti è stato straordinario. Hanno trovato un feeling pazzesco, fondamentale in una squadra».

Calcio da sogno nei quarti di Champions. Spaventato? Gli altri giocano così.

«Non mi spavento perché sono stato in Premier League, dove tutte le partite hanno questo ritmo e questo spirito. A certi livelli, è questo il calcio che arriva in fondo. Poi il calcio è strano, può vincere anche chi gioca meno bene e si difende, ma oggi paga un altro tipo di calcio. Bisogna cercare di allinearsi anche col rischio di perdere, a volte».

Spaventato dall’idea di perdere nazionali per colpa della Superlega?

«Sto seguendo quello che accade. Mi auguro solo che si possa trovare una soluzione per tutelate il futuro del calcio a tutti i livelli».

Deluso dalle ultime prove azzurre?

«Tre partite in 7 giorni con un sacco di problemi e quasi nessun allenamento. Abbiamo sempre vinto strameritatamente. La partita più difficile a Sofia, dove comunque non abbiamo rischiato nulla. Contro di noi si difendono tutti in 11 nella loro metà campo».

Donnarumma è in mezzo al guado di una scelta sofferta. Consigli?

«Nel mio ruolo, non posso. So solo che il Milan è un grande club, sta lavorando bene e crescerà ancora. A Gigio auguro serenità».

Mancini (Getty)
Mancini (Getty)