Definirlo un privilegiato forse è fuori luogo, considerando l’attualità, però il fatto che Lyanco possa allenarsi in casa sotto lo sguardo di un preparatore che praticamente abita con lui è decisamente un gran vantaggio. Diciamo pure che il brasiliano vive una situazione più unica che rara nel panorama del nostro campionato, dove tutti i giocatori sono guidati a distanza nei loro allenamenti e quindi devono fare da soli mentre lui viene seguito ora per ora da Amil Henrique Lopes, fisioterapista brasiliano che lavora anche con la nazionale olimpica qualificatasi per Tokyo, rappresentativa di cui il difensore del Toro è capitano.

Il rapporto tra i due era nato proprio durante i ritiri della Seleçao e si è rinsaldato, fino a diventare una vera amicizia, lo scorso novembre durante il torneo pre olimpico di Tenerife per via del serio infortunio patito da Lyanco durante la finale contro l’Argentina. Nel corso del primo tempo, mentre il difensore granata amministrava un pallone nel cerchio di centrocampo, l’entrataccia immotivata e da tergo di un avversario gli procurò una lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. 


Torino, ecco le condizioni fisiche di Lyanco

Da allora Amil Henrique Lopes vive a Torino e segue quotidianamente le indicazioni inviate dallo staff del club. Lui è un fisioterapista, si occupa cioè di rieducazione muscolare. nel caso specifico il lavoro svolto riguarda il potenziamento e la prevenzione in particolare sul quadricipite destro, considerata la lesione al ginocchio. Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Amil ha tranquillizzato i tifosi circa la piena integrità fisica del suo amico: «Se guardiamo al Lyanco di oggi, dobbiamo considerare di avere davanti un atleta rimesso a nuovo, che si è lasciato alle spalle i fastidi fisici del passato. Ha voltato pagina ormai: chiunque parlid i Lyanco, adesso deve parlare di un atleta che lavora duramente per la squadra e per mantenere alto il suo livello di gioco. Non devono esistere pregiudizi sul suo conto legati al passato, non è un giocatore che si “rompe” spesso. E’ un grande giocatore con la testa rivolta a grandi obbiettivi».