Anche Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana, è in casa nella sua 'quarantena', rispettando il decreto per l'emergenza coronavirus.

L'allenatore azzurro ha parlato sulle frequenze di RadioUno durante la trasmissione "Un giorno da pecora". Le sue parole: "E' difficile, mi manca essere libero come credo manchi un po' a tutti. A parte fare un po' di sport un paio d'ore in terrazza, da dopo pranzo alla sera è lunghissima. Mi fa molto effetto vedere quello che sta accadendo, le molte persone che vengono a mancare ai propri cari, è terribile quello che sta accadendo".

Europei rinviati

"Era un momento in cui ci stavamo preparando per gli Europei, studiavamo gli avversari, ora continuo a vedere delle cose per lavoro ma leggo anche un po', faccio un'ora di corsa sul tapis roulant o sulla cyclette. Il calcio viene in secondo piano, dispiace che non si possa giocare ma oggi la cosa più importante è risolvere questa situazione. Una volta risolta, può ricominciare tutto".

La ripresa degli allenamenti

"Prima di riprendere a giocare, i calciatori avranno bisogno di un tempo di allenamento. Penso che un paio di settimane, dieci giorni possano bastare per rimettersi un po' in condizione anche perché poi le partite saranno ravvicinate".