A margine dell'incontro presso l'Hotel Parco dei Principi a Roma, il designatore arbitrale Rizzoli ha parlato del Var e di due dei casi più discussi di quest'inizio di campionato, ovvero sul mani di Manolas in Napoli-Cagliari e sul gol annullato a Lapadula in Lazio-Lecce.

Caos Var, parla Rizzoli

"Tutti insieme debbano avere come obiettivo dare credibilità a uno sport che è il più seguito in Italia. L’agenda di oggi è fatta di diversi punti. Parleremo del fallo di mano e delle linee di intervento del Var. Parleremo del fuorigioco e parleremo del rispetto reciproco. Quest’anno è stato fatto un cambiamento che va digerito e compreso del tutto. L’Ifab lo ha introdotto solo nel 2018 e l’Italia ha deciso di partire solo un anno prima. Indubbiamente ci sono migliorie da fare. La conoscenza del regolamento e del protocollo diventa fondamentale. Il Var non nasce per eliminare gli errori. Il principio con cui è stato fatto il cambiamento delle regole è per rendere più comprensibile il gioco del calcio. Questo cambiamento non è stato portato solo dagli arbitri, ma da tutte le componenti del calcio. L’obiettivo è migliorare il comportamento e il rispetto in campo e anche fuori, aumentare il tempo effettivo di gioco e questo è successo".

Il caso Lapadula in Lazio-Lecce

"Il Var capisce subito che Lapadula è dentro e alla fine comunica che è entrato prima all’arbitro. C’è un errore di base arbitrale e non siamo qui per nasconderci. Noi chiediamo ai direttori di gara di mettersi a più di un metro dalla linea dell’area perché così si ha la percezione giusta di chi entra in area prima. Possiamo fare di più, su questo non c’è dubbio. L'Ifab ci ha imposto di usare il Var e i due casi possibili sono o punire chi prende la palla o punire tutti. Altrimenti sarebbero da ripetere tutti".

Il caso Manolas in Napoli-Cagliari

"Il comportamento dei giocatori è stato perfetto, perché viene a parlare il capitano. Quando si segna con la mano è prevista l’ammonizione e dubito che non si sapesse. Non credo serva convincere l’arbitro che l’ammonizione non serva, ma quanto meno è fatto nel modo giusto da parte del capitano".

Il Var e i falli di mano

"I cambiamenti che sono stati fatti hanno portato il tutto a essere più complicato. Molto dell’interpretazione dipende dalla cultura personale che si ha. Si è passati dalla “volontarietà” a “tocco”. La mia sensazione, però, è che non tutti abbiano visto quanto detto a Coverciano in estate e faccio il mea culpa perché saremmo dovuti andare in ogni società a spiegare il regolamento. Siamo disponibili a ragionare e siamo qui per confrontarci. Una delle prime novità il fallo di mano in attacco. Quando un giocatore ottiene il possesso attraverso un tocco di braccio e porta a una marcatura, allora è punibile".