"È giusto che il Fisco sia umano e trasparente con i cittadini, dopo tanti problemi anche la gente comune deve essere aiutata. Le tasse si devono pagare, ma senza esagerazioni e ulteriori problemi. Io però non devo nulla. Da oltre venticinque anni mi addebitano ingiustamente una cartella di oltre 40 milioni di euro, con circa 35 milioni di interessi e sanzioni, per una ipotizzata violazione fiscale giudicata inesistente anche da tutti i giudici e comunque già tutta pagata dal Calcio Napoli con il condono del 2003". Parola di Diego Armando Maradona, stamane, al Corriere. Che poi rincara la dose: "Il mio avvocato ha già fatto annullare tutte le somme spropositate ed indecifrabili della mia cartella esattoriale. Equitalia ha fatto appello, ma si ricordi che io sono stato sempre assolto anche dai giudici penali. Ora chi mi ripagherà dei danni che ho subito? Il sistema deve essere giusto e ascoltare gli innocenti, non badare solo alle formalità ma alla sostanza: il mio caso è emblematico, perché insegna che si tratta di vicende che vanno esaminate nel merito. E, se lo si fa, si scopre che io non devo neanche un euro allo Stato". Il Pibe, stasera, sarà ospite di Matrix mediante un videomessaggio.
Queste alcune anticipazioni di askanews in merito alle sue dichiarazioni: "Di certo non sarà la guardia di finanza a rompere l'amore tra me e i napoletani. Chiedo a tutti i politici italiani che guardino bene chi sta dietro a tutto questo perché io voglio andare in Italia come un signore che non ha rubato niente a nessuno, meno che mai agli italiani, che a me hanno dato tantissimo. Il mio avvocato sta difendendo la verità e il Maradona che ha fatto gol, che ha dato al Napoli due scudetti e tanti sorrisi. La guardia di finanza non ha prove per perseguirmi o perseguitarmi".