Una quarantena spesa nell’amore per i libri, ma Luca Gotti, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, racconta anche dei contatti con la squadra durante il lockdown: “Abbiamo avuto due momenti collegiali, trascorsi insieme. Poi ho fatto parecchie telefonate individuali, cercando di privilegiare i contatti con i calciatori che avevano maggiori problemi, anche familiari. Perché qualcuno era davvero bloccato in casa da solo. Poi c’è stato il lavoro dello staff che ogni due giorni contattava tutti e, quindi, quello del nutrizionista che concordava la gestione dell’alimentazione in un periodo in cui, comunque, ci si allenava meno e diversamente”.

Sulla sensazione di ritrovare i giocatori: “Rivederli significava che stavamo tornando alla normalità. C’è stato un sentimento di gioia diffusa. Avevo solo il timore della possibilità di un lungo ritiro che era stato paventato. Quello sarebbe stato un problema. La situazione? Fatti i debiti scongiuri, mi sembra molto buona. Ho visto professionalità. Si sono presentati in buone condizioni".

Sul Torino alla ripresa, con parecchi assenti nei granata: “Innanzitutto, domani li guardiamo col Parma. Ma noi dobbiamo occuparci di noi stessi. Non posso pensare agli infortuni del Toro. Queste situazioni potranno capitare anche a noi”.

Udinese, per Gotti rosa ristretta

Comincia un nuovo campionato per i friulani: “Con una rosa molto ristretta. Ho 18 calciatori di movimento. A gennaio, quando qualcuno è andato via per giocare di più, non immaginavamo un nuovo torneo in piena estate. Siamo pochi, ma abbiamo uno staff che pensa a tutto e le grandi attrezzature del club. Che aiutano”.

Sui cinque cambi: “In partenza dico che cinque sostituzioni stravolgono un po’ una squadra, il giocatore deve sempre pensare di avere i 90 minuti. Ma nelle 12 partite da affrontare possono essere di utilità”.

Lavorato sul gioco offensivo

Il problema del gol: “Le dico che abbiamo lavorato praticamente solo su questo. Spero che in queste partite si raccolgano i frutti, avevamo già cominciato prima a insisterci. Non abbiamo mai tirato un rigore (anche se nell’amichevole col Brescia Lasagna lo ha sbagliato, ndr), lavoriamo su situazioni da palle inattive (tanto sui calci d’angolo) e proviamo tanto le punizioni. Calciano bene De Paul, Mandragora, ma pure Lasagna e Sema. Tabelle salvezza? Quando ero alle prime armi le facevo. Ora no”.

Su De Paul: “Giorno dopo giorno riscontro la sua grande professionalità. Invidiabile l’atteggiamento che ha. Non si risparmia. Può essere una guida, è maturato".

La conferma da parte di Pozzo e Marino: “Sono attestati di stima che fanno piacere. Io sto bene e ringrazio. Ma so che occorrono i risultati”.

Luca Gotti (Getty Images)