Le difficoltà di ambientamento sono alle spalle, e dopo il rodaggio Takeshiro Tomiyasu punta a una ripartenza a mille: “Sono stato davvero in difficoltà nel primo mese, l’inserimento non è stato immediato e ho passato un periodo in cui ho patito la tattica e la preparazione intensa”, racconta il difensore del Bologna alla Gazzetta dello Sport. “Poi, grazie al Bologna, tutto molto bene, sono cresciuto anche come persona e mi sono ambientato alla perfezione”.

Sul ruolo: “Ho iniziato a centrocampo, poi da ragazzino ho fatto anche l’attaccante prima di passare in difesa e non cambiare più. Futuro da centrale? In verità ora mi sento... molto terzino destro, sto giocando così da un anno, ho appreso movimenti e posizioni. Non avrei comunque nessun problema a spostarmi al centro".

Tomiyasu, riferimenti e modelli

Tra le altre cose, Tomiyasu indica anche chi lo ha ispirato: “Prima di venire a Bologna ho parlato a lungo con Nagatomo, ci conosciamo benissimo e mi ha spiegato tutto quello che poi ho riscontrato qui. Miura: è stato assolutamente il più forte di tutti. Modelli difensivi? Koulibaly: forte fisicamente, veloce, intelligente, sa costruire l’azione molto bene. Chi mi ha impressionato qui? Un centrocampista, Soriano: grande qualità ed è sempre dentro la partita".

Si riparte dalla Juve, contro cui il giapponese mancò all’andata: “Anche per quello non vedo l’ora. La immagino come la più attrezzata del campionato. La si ferma senza paura, con aggressività, giocando di squadra, andando sempre a farle del male. CR7? Magari me lo troverò di fronte: uno dei più forti al mondo, proveremo a fermarlo”.

Mihajlovic, uomo forte

Sull’annata di Mihajlovic. “Rimanemmo colpiti, fu un momento stranissimo. Ma fu incredibile soprattutto a Verona, prima di campionato. Lui arrivò a sorpresa: io come tutti gli altri volevo vincere per lui, per lo sforzo che stava facendo. Fu un peccato non riuscirci. Cosa mi ha insegnato? Ama quello che fa, mi ha insegnato a fare tutto con passione: un uomo forte. A livello tattico, a sapermi adattare anche da laterale dei 4, coordinando i movimenti col mio compagno di fascia, spesso Orsolini".

Per Sabatini è incedibile: “L’ho sentito e mi fa molto piacere. A me interessa, in queste 12 partite, diventare un giocatore ancora più importante per il Bologna. E le voglio vivere come sempre: da guerriero. Perché lo devo al club e per l’obiettivo che vogliamo, l’Europa”.

Tomiyasu (Getty Images)