Thomas Strakosha, 25enne portiere albanese della Lazio, ha parlato ai microfoni di SkySport. L'estremo difensore laziale ha commentato così l'invio da parte di Emi Rama, presidente albanese, di personale sanitario in Italia: "Questo gesto rappresenta l'amore degli albanesi verso l'Italia. Gli italiani ci hanno accolto in un momento difficoltà. Anche io sono stato accolto da ragazzino e l'Italia mi ha fatto crescere sia calciatore come uomo. Tutti noi siamo grati per quello che abbiamo e ed è importante fare la nostra parte per aiutare questo paese. L'unica cosa che abbiamo tutti in testa oggi è come sconfiggere il virus. Nel nostro piccolo anche noi calciatori dobbiamo aiutare le persone che hanno bisogno. È brutto vedere tante persone che soffrono".

La sospensione della Serie A 

"Eravamo in un buon momento e siamo orgogliosi della nostra posizione in classifica. Lo stop di due mesi potrebbe incidere, anche se ha riguardato tutte le squadre, non solo la nostra. Personalmente sto cercando di conservare la mia reattività e la mia esplosività attraverso dei lavori in palestra. In più faccio qualche esercizio con la palla in giardino, per non perdere troppo il contatto con il pallone.
Le critiche non le ascolto, non mi interessano. Il mio tempo libero lo trascorro allenandomi o con la mia famiglia, non ho tempo per pensare alle cose negative. Vado avanti per la mia strada e lavoro tanto per cercare di realizzare i miei sogni. 
Quando tornerò a Formello riabbraccerò tutti quelli che fanno parte della Lazio. Qualche mese fa ci sembrava una cosa banale, ma questo periodo ci ha fatto capire quanto può essere importante un abbraccio"
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