Valon Behrami oggi compie 35 anni. Il centrocampista svizzero del Genoa, che in carriera in A ha vestiro anche le maglie di Napoli, Fiorentina, Udinese e Lazio, ha così parlato in una intervista a 'Il Secolo XIX'. Ve ne riportiamo uno stralcio: "Sarebbe bello chiudere qui la carriera, dove tutto ha avuto inizio". 

Il compleanno

"Non sono uno a cui piace festeggiare molto i compleanni, da bimbo non ne avevamo la possibilità. Più passano gli anni, più si avvicina la fine della carriera da calciatore e l 'inizio di una nuova avventura. Starò a casa ma toglierò la tuta e mi vestirò come se uscissi. Ho la fortuna di avere le mie figlie qui in questo periodo ed è questo il regalo più bello. Insieme a mia moglie ovviamente".

Le sue condizioni fisiche

"Sto bene. Dagli accertamenti - (post Milan-Genoa) - non era emerso nulla di serio e non ho avuto bisogno di un recupero specifico. Sono a Udine, mi sono allenato secondo le indicazioni del club. E mi sono dedicato a nuove attività. Mi sono preso cura del giardino, ho iniziato a pitturare la palestra di casa, mi sono tenuto occupato mentalmente. Dai, è stato quasi terapeutico. E in futuro continuerò a fare queste cose".

Il coronavirus

"La guerra ti porta a odiare qualcuno che magari ti ha portato via una parte della tua famiglia, è un sentimento diverso, mentre mai come ora l 'essere umano può riuscire a raccogliersi insieme contro lo stesso "nemico". Detto questo, non vedo un aspetto positivo ma se proprio bisogna cercarlo, noto che chiunque si trova nella stessa condizione, per una volta senza distinzioni".

Genoa, una rivincita personale

"La chiamata del presidente Preziosi ha rappresentato un momento incredibile. il Genoa era un desiderio che tenevo da tempo dentro di me, ma mi ripetevo che mai avrei avuto la fortuna di poter "chiudere il cerchio" dove la mia carriera era iniziata. A settembre avevo lasciato il Sion; scelta "coraggiosa", ma piena di incertezze. Ero solo sicuro di avere ancora voglia, fame, passione per rimettermi in gioco come ho sempre fatto. Qui più che una rivincita l 'ho vissuta come quel tipo di sfida che mi accende come persona. E il sogno più romantico è finire dove tutto ha avuto inizio".