Le elezioni 2018, dopo tanti anni alla salda guida del Milan, lo vedranno protagonista anche in politica: Adriano Galliani è candidato al Senato con Forza Italia, anche se la sua immagine resterà indissolubilmente legata al club rossonero. 


Eppure, per l'ex amministratore delegato del Milan, non si tratta di una prima volta: "Mi chiese di candidarmi già nel '94, ma l' impegno politico era secondo me incompatibile con quello del Milan. Ora che il Milan non c' è più, è tornato alla carica. Gli piacciono gli uomini del fare: e io prima di diventare l' uomo del Milan di Berlusconi avevo messo in piedi un' azienda di 1.500 dipendenti". Sono queste le parole di Galliani al Corriere, dove ha parlato anche di quale potrà essere il suo ruolo in politica: "Non è mia ambizione assoluta fare il ministro, ma mi piacerebbe occuparmi di sport, come ho fatto negli ultimi trent' anni. Di certo non sarò uno che andrà in Senato solo per votare. Quanto al calcio, è un momento difficile".


LA CRISI DEL CALCIO ITALIANO - "Penso che l' uscita di scena del mio amico Carlo Tavecchio sia stata un errore, perché dopo aver fatto molte cose buone paga il palo di Darmian".

COSTACURTA SUB COMMISSARIO - "È un altro allievo della grande scuola Milan che ottiene, meritatamente, un ruolo di prestigio. Sono sicuro che farà bene. C' è bisogno di gente di calcio come Billy per portare energie fresche in Federazione".