Superati i problemi fisici di inizio stagione, Junior Messias sta trovando continuità col Genoa e spera di non doversi più fermare con la maglia rossoblu. In una intervista a La Gazzetta dello Sport, l'attaccante brasiliano ha spiegato: "A me piace giocare, ma volevo più libertà. A volte l’impegno non basta, serve altro a livello mentale perché tutto sia naturale".

Genoa, le parole di Messias

"Al mio arrivo ho parlato con Gilardino, una persona bravissima, e gli ho detto che ero venuto qui perché desideravo tornare a giocare con la gioia addosso. L’inizio non è stato semplice. Ho faticato per colpa di un infortunio, poi c’è stata una ricaduta, ma sono stato bravo mentalmente a non mollare. Credo che il mio campionato inizi adesso.

In questi primi cinque mesi mi sono praticamente sempre allenato da solo. La molla per superare questo momento è stata l’entusiasmo della piazza, un numero record di abbonati, un entusiasmo pazzesco. Non che in rossonero mancasse, là ero al... top del top. Ma al Milan giocavo per non sbagliare, perché se commetti errori la gente ti critica, e io sono stato molto criticato. Ma mi fa piacere che oggi, quando incontro qualche tifoso milanista, mi ringrazia. Il mio lavoro alla fine è stato apprezzato. Ma volevo tornare a essere il giocatore di Crotone e pensavo che il Genoa potesse aiutarmi in tal senso. Avere la testa libera, fare le cose in modo naturale».

La posizione in campo

"Proprio quella in cui ho giocato sabato scorso. Un po’ mezzala, un po’ attaccante. Ho giocato anche a sinistra, non mi era mai successo. Il mio idolo calcistico? Ronaldo il Fenomeno. Mi fa piacere che lui sia presidente del Cruzeiro, la squadra per cui tifo da quando ero bambino".

La trasferta di Salerno

"Sarà una bolgia, conosco quello stadio, non sarà facile. Loro si stanno rinforzando, ma dobbiamo affrontarli con la mentalità di sempre. Dopo la partita con il Torino, il mister ha detto una cosa giusta: il Genoa ha finito la gara in crescendo, mentre in passato spesso è successo che nell’ultimo quarto d’ora abbiamo preso gol, perdendo punti importanti. Secondo me ci manca solo questo, perché la squadra difende bene e troviamo quasi sempre il gol. Impariamo a gestire anche i minuti finali: e poi, avanti così".