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Dino Zoff, ex portiere di Napoli e Juventus, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport della gara di domani tra le due finaliste della Supercoppa Italiana. Queste le parole dell'ex ct.
Intervista a Dino Zoff sulla Supercoppa
Ex allenatore della Nazionale e calciatore di Juventus e Napoli. Chi meglio di Dino Zoff poteva analizzare la finale di Supercoppa di domani? Queste le dichiarazioni dell'ex portiere nell'intervista di oggi in edicola.
Supercoppa?
«Beh: quando si perde, si fa sempre in tempo a costruire processi. Però, i trofei pesano e contano, dànno gioia ed allegria e poi nessuno vuole uscire dal campo battuto».
Le partite secche hanno un padrone, in genere.
«Ma stavolta si vive nell’incertezza, perché l’ultima di campionato ha regalato giudizi inaspettati: lo è stato il 6-0 del Napoli sulla Fiorentina e anche il modo in cui la Juventus è uscita da San Siro. Non sappiamo se ci siano elementi di casualità in queste gare».
Juventus e Napoli ha un suo fascino sempre.
«Direi proprio di sì. Siamo al cospetto di un livello altissimo e in questa stagione così diversa può anche capitare di imbattersi in qualche giornata storta. Il Napoli stesso, dieci giorni fa, non era sostenuto da giudizi lusinghieri. Però nel medio termine qualcosa ha fatto vedere, come la Juventus».
Gattuso ha trovato certezze in un risultato che può incoraggiare.
«Sempre meglio presentarsi alla finale di Reggio Emilia con un 6-0 che con le perplessità successive alla sfortunata sconfitta con lo Spezia, che rientra tra le fatalità. Ma il Napoli ha consistenza, ha calciatori di talento».
E Insigne è diventato il leader tecnico.
«Piace un sacco a me, come a tutti. Fa cose che incantano. E’ ormai importante per il Napoli e anche per la Nazionale. Può diventare determinante, ma queste sono investiture che possono dare gli allenatori, quindi Gattuso e Mancini, non io che osservo da lontano».
Il «peso» stavolta è soprattutto sulle spalle della Juventus?
«Ad occhio, ci sta. Deve digerire il ko con l’Inter e riuscire ad assorbire gli effetti che ha prodotto. Ma loro sono abituati alle pressioni, se non la Juventus chi è in grado di sopportare questo carico di stress?».
Intervista a Zoff su Pirlo e Gattuso
Pirlo e Gattuso allo specchio.
«Entrambi portano con sé il proprio vissuto, fatto di affermazioni in carriere esaltanti. Poi è evidente, e lo sanno entrambi, che adesso si sono calati in una dimensione diversa. Ma la cultura calcistica è imponente, un bagaglio enorme sia per l’uno che per l’altro. Ognuno ha la propria personalità, il carisma per farsi seguire. E però nel calcio spesso si ha fretta ed ora, con queste condizioni complessive ed i fattori esterni, bisogna essere più tolleranti».
