Una sconfitta interna che rigetta nel caos un ambiente sino a questo momento alle prese con continui sbalzi d'umore: perchè Pippo Inzaghi sembrava aver trovato la ricetta giusta per il suo Milan, ma gli ultimi risultati hanno condannato una squadra sino a questo eccessivamente altalenante nelle prestazioni quanto nei punti raccolti. 

 

"Non ci sono scuse, non siamo la squadra che dovremmo essere, non siamo più quelli che hanno vinto col Napoli e pareggiato con la Roma, non una vita fa, ma prima di Natale. Che cosa è successo? Dobbiamo giocare meglio, la volontà non basta, la voglia di fare c'è sempre, ma senza gioco non si va lontano": è un Inzaghi amareggiato quello che si è presentato ai microfoni del post partita, che si è assunto in prima linea la colpa della sconfitta con l'Atalanta. "Il primo responsabile di questo momento sono io, devo capire che cosa non va e devo aggiustare le cose. Giochiamo contro la Lazio, sabato, poi ancora con la Lazio in Coppa Italia. Queste occasioni le dobbiamo sfruttare".

 

Ed il mister rossonero non si è nascosto neanche dietro i fischi del pubblico: "I fischi sono stati giusti, ce li siamo meritati e siccome io sono anche un tifoso del Milan, avrei fischiato anch'io se fossi stato sugli spalti. Comunque dico e  prometto che faremo di tutto per rimettere le cose a posto, dobbiamo far scomparire la preoccupazione con la quale andiamo in campo, bisogna rialzarsi e fare meglio".